POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, dicembre 28

UN NATALE DELL'ALTRO MONDO di Padre MAURO ARMANINO

Un Natale dell’altro mondo


Le solite luci al neon nelle case e nelle chiese. Di alberi nemmeno l’ombra e meno male che nel Niger la festa di Natale fa parte del calendario festivo riconosciuto dal Paese. Assieme al lunedì di Pasqua sono i due giorni contemplati dalla tradizione prettamente musulmana delle feste religiose. Invece del bambinello di plastica, gesso o altri materiali simili qui abbiamo messo nel presepe un neonato vero di nome Daniele, battezzato un paio di settimane fa. Quanto alle campane e altri addobbi neppure a parlarne. Una recente manifestazione memoriale per la partenza dell’ultimo militare francese, la domenica 22 dicembre, ha visto una larga partecipazione di persone. L’elemento religioso islamico era in primo piano, così come è stato dall’inizio del colpo di stato il 23 luglio dell’anno scorso.
In alcune zone, neppure troppo lontano dalla capitale Niamey, i cristiani si sono riuniti clandestinamente, nelle case o in ripari di fortuna tra le migliaia di sfollati. Hanno preferito lasciare il villaggio pur di non tradire la fede che hanno professato in tempo di pace. Per loro il Natale era forse ancora più vero perché, come scrisse Antoine de Saint - Exupéry nel suo ‘Piccolo Principe’, ...’l’essenziale è invisibile agli occhi’. In effetti sono gli occhi dei poveri contadini, impossibilitati persino di coltivare la terra, che meglio sanno cogliere il mistero della Natività. Quanto alla porta aperta del Giubileo appena iniziato, da questi parti siamo in anticipo perché le porte, in molte zone, non esistono più. Sono state bruciate o abbandonate e pace in terra agli uomini che Dio ama è lontano.
Il Natale nella Casa di Arresto e di Correzione di Niamey ha visto la partecipazione dei cristiani detenuti, delle donne e dei bambini nel cortile interno della Casa. Tra l’alto muro di cinta coi chiodi infissi all’estremità e sotto lo sguardo vigile dei militari si è celebrato l’avvenimento natalizio che grida libertà. Due le mani presentate dai partecipanti, una con la luce, fioca, della speranza perduta e l’altra, nuda come il Natale, per fare della pace un cantiere permanente. Tra qualche giorno faranno dieci anni dalle chiese bruciate di Zinder e Niamey. Era il 16 e 17 gennaio del 2015, in seguito alle vicende della vignetta sul profeta dell’Islam apparse sul settimanale Charlie Hebdo. Il Natale si era trasformato in fuoco che ha consumato in un attimo anni di convivialità serena. Poi scese in fretta il perdono delle autorità religiose cristiane e, da allora, né mandanti né esecutori sono stati molestati. Un Natale dell’altro mondo era nato mentre le stelle stavano a guardare e i pastori sorpresero una lacrima, di gioia, negli occhi di Maria sua madre.


                       Mauro Armanino, Niamey, dicembre 2024

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