LA TAZZINA DI CAFFÈ
E’ così dolce, a volte, dirsi anziani.
Una tazzina calda di caffè,
poi stamattina,
una carezza timida per me
da lei che custodisce questa tana.
Fragilità la chiamano certuni
come per dire, l’inutilità,
di noi che non serviamo più a nessuno.
Restiamo chiusi come dei reclusi
ad osservare il traffico per strada.
Ci si misura a turno la pressione
e la saturazione, (ma cos’è?).
Tra poco tutto questo passerà,
per tutti o quasi, dice già qualcuno
ma non per noi che siamo, per età,
un male duraturo…
finché dura.
Eppure che dolcezza la mattina,
quella tazzina calda di caffè.
Rodolfo Vettorello
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