POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, dicembre 5

LA TRAVERSA DELLA NONNA - storiella virale ripresa dal Web

 


Non avendo trovato un'immagine adeguata, questo dipinto rappresenta donne che indossando il classico grembiule. Si chiama così perché copre il grembo, mentre la traversa copre anche il retro del corpo. Non so se avete fatto caso a ciò che usano i cuochi dei ristoranti? Tipo questo. Somiglia un po' alle traverse della nonna. Ora i cuochi indossano giacche o completi eleganti, ma per proteggerli dalle macchie,durante le preparazioni culinarie li coprono anche con queste traverse.  




Ieri ho ricevuto questa storiella che gira da anni in vari Blog e nel Web. Non so chi l'abbia scritta la prima volta, ma per me è la prima volta che la leggo. Spedita da Mariella De Venz a Mariella Oppio, l'ho ricevuta da quest'ultima, ma mi sono permessa di apporre qualche variazione, poiché la prima versione conserva un linguaggio un po' dialettale  e infantile e quel che ho fatto mi pare dia una resa migliore e così ve la propongo.

"Storia della traversa della Nonna"

Il primo scopo della traversa delle Nonna era di proteggere i vestiti, inoltre:
serviva da guanto per ritirare dal forno la padella rovente.
Era meravigliosa per asciugare le lacrime dei bambini e, in certe occasioni, per pulire le faccine sporche.
Dal pollaio, la traversa serviva a trasportare le uova e, talvolta, i pulcini! 
Quando arrivavano visitatori sconosciuti, serviva a proteggere i bambini timidi;
Quando faceva freddo, la Nonna l’arrotolava sulle braccia.
Questa buona vecchia traversa fungeva da soffietto, agitata sopra il fuoco a legna.
Era lei che trasportava le patate e la legna secca in cucina.
Dall'orto, serviva da paniere per molti ortaggi e dopo che i piselli erano stati raccolti, era il turno dei cavoli.
A fine stagione era utile per raccogliere le mele cadute dall'albero.
Quando i visitatori arrivavano all’improvviso, era sorprendente vedere la rapidità con cui la vecchia traversa poteva togliere la polvere;
All'ora di servire i pasti, la Nonna andava sul balcone ad agitare la sua traversa e gli uomini nei campi capivano all'istante che era giunta l’ora di sedersi a tavola.
La Nonna la utilizzava anche per posare la torta di mele, appena sfornata, sul davanzale a raffreddare. 
Ci vorranno molti anni prima che qualche invenzione o qualche oggetto possa rimpiazzare la buona vecchia traversa.

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E finisce qui il racconto che già gira sul Web, anche se rivisto da me. Da parte mia, aggiungo che i molteplici usi della vecchia traversa ora sono rimpiazzati da una serie di oggetti utili per la casa e la cucina, mentre la traversa (ma lo sapete in cosa consiste questa cosa?) bastava per ogni servizio.
La traversa era un grande rettangolo di canapa, raramente di lino (troppo costoso) che si avvolgeva un paio di volte intorno alla vita e si fermava con lacci annodati davanti, in modo da agevolare il togliere e mettere, tenuto conto del rapido cambiamento d’utilizzo da parte della Nonna. 
Oggi non ci basta più. Allora la traversa era l’oggetto indispensabile per molte versioni d’uso. 
Questa storia la riporto volentieri, poiché appartiene anche ai miei ricordi bambini. Le traverse mia nonna le appendeva ai ganci sulla porta della cucina, in modo da averne sempre almeno una pulita, quando quella che indossava era sporca di terra, dopo il raccolto nell’orto, o di schizzi di salsa di pomodoro o d’olio, dopo aver cucinato. Quindi, prima di aprire la porta di casa per accogliere ospiti, indossava una traversa pulita, se doveva mettersi ai fornelli per preparare il pranzo, o la ignorava, se si trattava solo di sedersi per gustare un buon caffè e fare quattro chiacchiere...perché mia nonna ci teneva a fare bella figura!
Danila


1 commento:

  1. Le traverse della Nonna! Dalle Nonne arrivano sempre messaggi sicuri pratici caldi e risolutori di cento situazioni.
    Angela

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