POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

giovedì, luglio 15

AMICI di RENATA RUSCA ZARGAR


 

AMICI

Il gorilla cammina lentamente nel bosco e si guarda intorno. 

Non ci sono che alberi e fronde verdi sul morbido tappeto erboso; il silenzio è completo e nessuna forma di vita si nota tra le piante. 

Sospira e si sente solo: è l’ultimo rimasto di una famiglia numerosa e non conosce nessuno. Ma si allontana a testa alta alla ricerca di verdi germogli da mangiare. 

Appena la sua ombra è sparita lungo il sentiero, la foresta si anima di presenze e di rumori. Gli animali spuntano fuori dalle tane e ricominciano a correre, saltare, chiacchierare. Hanno tutti paura del gorilla: non sanno molto di lui perché viene di lontano e la volpe, che è assai furba, l’ha dipinto come feroce e molto arrabbiato. 

Anche la famiglia dei passeri riprende a cinguettare mentre papà e mamma partono tranquilli alla ricerca del cibo: una settimana fa sono nati cinque passerotti e stanno crescendo bene. Il più piccolo, saltellando qua e là, si allontana dal nido. Il cielo è terso e sereno e la selva si riposa pigramente sotto i raggi del sole. Com’è bello scoprire la vita e il mondo con le proprie deboli ali! Il tempo passa e il passerotto ormai è forte e sicuro del proprio volo. 

Non capisce le paure degli altri: ogni giorno vede il gorilla solitario percorrere lo stesso sentiero e raccoglie il suo sguardo orgoglioso che nasconde il desiderio di compagnia. Perché la foresta non lo vuole? Perché tutti parlano male di lui? Il passerotto non può farci niente, nessuno lo ascolta, ma può dare al compagno qualche ora di preziosa amicizia. E così, l’uccellino, appollaiato sull’albero, e il gorilla, seduto su di un sasso, passano ore insieme a chiacchierare.

Un giorno, nel bosco, arriva il cacciatore con i suoi stivaloni pesanti. 

È una di quelle persone che si divertono a uccidere i poveri uccellini indifesi rendendo il nostro mondo sempre più silenzioso di voci di animali e sempre più rumoroso di macchine puzzolenti. 

Il cacciatore spara ad ogni soffio di vento ma, nella foresta, non è rimato nessuno, tutti sono scappati a nascondersi. 

Solo il gorilla e il passerotto, immersi nei loro discorsi, non l’hanno visto. 

Il cacciatore punta contro il passerotto e spara. 

In quell’attimo il gorilla si accorge di quell’assassino che sta per eliminare l’unica creatura che ha avuto per lui momenti di fiducia e amore. Sa che può fare solo una cosa: attaccare, e si avventa sull’uomo. 

È troppo tardi per salvare il passerotto che è caduto a terra colpito a morte, ma l’uomo, spaventato, si gira e spara ancora. 

Il gorilla si affloscia in una pozza di sangue e l’ultimo sguardo è rivolto all’amico che non canterà mai più. 

Il giorno dopo, sul giornale, un articolo racconta di un feroce gorilla che voleva uccidere un uomo. 

La volpe, nel bosco, ridacchia e mormora: 

-Ve l’avevo detto! 

Renata Rusca Zargar

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