PREGHIERA PER TE
Qualche volta abbiamo pregato insieme, io e te: tu sul tuo tappetino rivolto verso la Mecca e io accovacciata vicino.
Erano attimi di serenità senza differenze.
- Dio, io ti domando la buona direzione... se tu sai che questa è una co¬sa buona per me nella mia religione, nel mio ambiente, nei miei mezzi di sussistenza e nelle sue conseguenze, così immediate come ritardate, allora determinala per me, facilitala... o Generoso! -
Abbiamo letto dal tuo Corano questa preghiera per chiedere a Dio di concepire un figlio.
E la nostra bambina è venuta... Samina, il cui nome significa “senza prezzo”. Poi tu sei partito.
La strada che portava al tuo treno mi è sembrata quella che conduce alla sedia elettrica: i passi risuonavano nella notte duri e irreparabili.
Il tuo sguardo, di là dai vetri, era denso di disperazione e di presentimenti come io non l'ho mai visto.
Ora, il tempo senza di te è vita senza vita. Non ho forza, né interesse e neppure conto i giorni perché non ha importanza.
Tengo sempre con me il tuo Corano e il mio Crocifisso, ma non so più pre-gare. La sofferenza per tutto quello che ci è successo, per te, per me, per la nostra bambina, che abbiamo chiesto a Dio, mi ha bruciato il cuore. Anche noi facciamo parte delle persone che devono pagare colpe mai commesse, dei profughi, dei diseredati, degli affamati che piegano la testa ogni giorno davanti alla crudeltà della vita.
Forse, la vita è così, terribile, non ci vuole vedere felici. Forse, abbiamo scelto una strada troppo difficile, forse noi non contiamo niente di fronte all'Ineluttabile.
Non lo so. E non so più pregare.
Che Dio, se mi legge nel cuore, preghi Lui per te, per me, per la nostra bambina e per tutti quelli che fanno fatica a dire grazie alla vita per essere nati.
Renata Rusca Zargar
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