POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

giovedì, marzo 2

Le parole che in italiano indicano una cosa e il suo esatto opposto - da Hello Word

Le parole che in italiano indicano una cosa e il suo esatto opposto.




Il linguaggio spesso è ambiguo: nel nostro dizionario esistono infatti parole il cui significato è ampio, e possono arrivare a indicare una cosa e allo stesso tempo il suo contrario. Quando questo avviene, si tratta di un fenomeno linguistico chiamato enantiosemia. Vediamo di che cosa si tratta. L’enantiosemia è una forma di polisemia—ovvero quella situazione in cui una parola ha più interpretazioni. Avviene quando alcuni dei significati estensivi di una parola possono entrare in contrasto. Per fare un semplice esempio, il verbo cacciare può essere sinonimo sia di “allontanare” che di “inseguire“.
Lo stesso discorso vale per il verbo tirare, che può essere utilizzato per indicare l’atto di attirare a se qualcosa, o di scagliarla lontano. E ce ne sono molte altre, come affittare: al contempo prendere in affitto, e dare in affitto.
L’enantiosemia è una forma di polisemia—ovvero quella situazione in cui una parola ha più interpretazioni. Avviene quando alcuni dei significati estensivi di una parola possono entrare in contrasto. Per fare un semplice esempio, il verbo cacciare può essere sinonimo sia di “allontanare” che di “inseguire“.
Lo stesso discorso vale per il verbo tirare, che può essere utilizzato per indicare l’atto di attirare a se qualcosa, o di scagliarla lontano. E ce ne sono molte altre, come affittare: al contempo prendere in affitto, e dare in affitto.
Ma per quale motivo questo avviene? Come può il linguaggio, comunemente utilizzato per cercare di creare un piano di comunicazione univoco fra le persone, essere così confusionario?
La Treccani spiega che “questa condizione semantica ha assunto un significato opposto a quello etimologico nel suo svolgimento storico“. Il punto, ovviamente, è che nonostante siamo abituati a considerare le parole come dei significanti che ricalcano la realtà, la loro natura è comunque astratta: è la relazione fra di loro che crea la comunicazione. In questo senso, anche nei casi più paradossali di enantiosemia, il senso logico di un ragionamento non viene intaccato dall’ambiguità di un sostantivo o di un verbo.
Questo fenomeno, ovviamente, si presenta anche in altre lingue. Una tendenza così diffusa da presentare un campo di ricerca interessante per gli accademici che si occupano di linguaggio. A destare curiosità, infatti, non è tanto l’effetto che queste parole hanno sul significato di una frase, ma la tendenza degli esseri umani a creare vocaboli che indicano allo stesso tempo due situazioni inconciliabili.

Da Hello word!

2 commenti:

  1. Auguri a hello word! mai visto tanto pasticcio di parole

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  2. Caro anonimo, ringrazio per la precisazione. La colpa in parte è mia, poiché ho saltato una intera frase. Ora l'ho aggiunta. Ma per meglio chiarire, questo è un estratto di una trasmissione, il cui video ho appena pubblicato, che tratta della lingua italiana, spesso utilizzata in modo errato. Il professore che risponde alle domande di Corrado Augias, è persona molto qualificata in materia. Hello word si è limitato ad accompagnare il video con questo scritto, che è estrapolato da un più lungo discorso del Prof. Edoardo Lombardi Vallauri.

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