POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

martedì, febbraio 19

GLI ENZIMI E IL GORGONZOLA di ANGELA FABBRI



Ieri notte a cena a un certo punto Sixin mi ha ricordato quella volta che a casa mia aveva mangiato il gorgonzola e quanto era stata male.
Certo! Il tuo stomaco non aveva gli enzimi per digerirlo, e tu, sapendo di non averlo mai assaggiato, non dovevi solo badare a che era buono, ma a mangiarne poco poco.
E ho cominciato a raccontarle una storia...


Non è un  bel prato di fiori, ma l'immagine al microscopio degli enzimi.

Noi esseri umani siamo delle macchine e non abbiamo il cervello solo nella testa, anche lo stomaco ce l'ha, e lo usa nel suo laboratorio. Lo stomaco è un chimico: riceve delle sostanze, le analizza, le scompone e, quando è soddisfatto,
le passa all'intestino. Quando i suoi strumenti non sono in grado di identificare ciò che gli è pervenuto, ci provano con altre analisi, altre scomposizioni altri liquidi altri solventi. E intanto la 'sostanza nuova' resta lì, sullo stomaco.
O meglio sul tavolo del suo laboratorio. Getta via la spugna, dicendo:
"Io non ci ho capito niente! ma questa roba non può + restare qui",  e passa il reperto sconosciuto all'intestino. Che, purtroppo, ha al suo arco soprattutto liquidi pulitori che annacquano la sostanza misteriosa, poi la asciugano con cura e la sospingono verso la lontana uscita.
Da qui vengono certi mal di stomaco o mal di pancia. E quel che ne deriva.
Il discorso sarebbe molto + lungo, ma un piccolo sistema per evitare o alleggerire certi inconvenienti è quello di mangiare molto poco di una sostanza mai mandata giù. Così lo stomaco, invece che impensierirsi, preoccuparsi, infuriarsi nel suo non saper fare il suo mestiere, si incuriosisce. Manda avanti tutto il resto del cibo e tiene per sé in laboratorio quella piccola sostanza incredibilmente nuova e l'analizza, a poco a poco. Così silenziosamente che noi non ce ne accorgiamo. E finalmente costruisce un enzima mai esistito prima fra le pareti del suo laboratorio: adesso sa di aver assolto il suo compito.
Un problema simile può accadere anche quando si mangia un cibo dopo molti e molti anni. Lo stomaco lo ha dimenticato. Ma sa che quella roba lì gli ricorda qualcosa. "Lo so, lo sento, ma è stato tanto tempo fa..." E cerca fra vecchi scaffali, fruga, sposta, spolvera, finché non trova quel che cerca, apre la provetta, versa l'antico enzima lentamente e la 'roba' si lascia scomporre, lavorare, diventa qualcosa che può essere assimilato. "Dovrò produrre un altro po' di questo enzima e metterlo + in vista. Non si sa mai"

Questo discorso sarebbe ancora molto lungo e molto bello da raccontare e potevo anche scriverlo meglio, ma, chissà, forse non ho ancora trovato l'enzima giusto: perdonatemi.

Angie - Angela Fabbri


2 commenti:

  1. Dopo l'apologo di Menenio Agrippa ecco il suo "sequel", oggi credo che si dica così tra i sapiens (?)evoluti (????). Bello , geniale e fantasioso come il tuo solito. Da medico,nello specifico, potrei latinamente aggiungere : "castiga ridendo mores" alimentari!

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  2. Carissimo Unknown,non potresti aggiungere il tuo nome, al commento? Mi farebbe molto piacere!
    Penso lei sia un amico di Angela Fabbri, ma mi piacerebbe averne conferma, anche per lei che scrive cose simpatiche.
    Danila

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