É inverno,
sta scendendo il buio,
la strada è ghiacciata,
è appena finita la messa,
e con una catenina di Gesù,
si torna nella stanza del calore,
al tepore della stube.
Sulla parete una foto,
c'è mio nonno e il suo mulo,
all'improvviso,
mio nonno lo trovo sulla panca,
e mentre mia nonna fila,
racconta una storia.
Il mulo mi ha salvato,
mi ha aiutato a resistere,
a camminare per nevi e freddi,
a scaldarmi con il suo alito,
lassù dalle cime dell'Adamello,
mi ha riportato a casa.
Mi giro,
mio nonno non c'è più,
mia nonna riprende a filare,
la stube continua a scaldare,
fuori inizia a nevicare,
da in alto una voce,
"ti sono venuto a salutare".
Matteo
Pizzeghello
E io ci sono entrata, nella sua poesia, Matteo. Grazie.
RispondiEliminaAngela Fabbri
Angie, sei entrata anche nei commenti e ne sono felice. Matteo è un ragazzo che vive a Chiesa Di Lavarone, Trentino-Alto Adige, ma è di Padova. Il suo amore per la montagna è talmente forte, che le sue poesia a lei dedicate, pur nella semplicità, la fanno amare anche a chi ama il...mare!
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