POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

mercoledì, marzo 2

100 AUTORI Come una bianconera rondine...Plaquette per GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA



MOSAICO LIRICO 
Uno splendido lavoro di ANNA MONTELLA
che ha riunito cento versi delle poesie dei 100 autori pubblicate nella plaquette

Sul crinale del tempo

nel ciclico ritorno della vita

la notte lascia il passo al giorno

tra lenzuola di seta

fuori l'aria, qui la scatola chiusa dei giorni

nei cassetti sigillati

per custodire sogni

e nessuna parete, nessuna porta,

le anime si toccano senza parola

sanno riconoscersi tra loro

impalpabili colloqui

in un abbraccio

senza pretesa alcuna di ragione

a dissipare nebbie e coltivare speranze

flou di sincopata malinconia

nelle soste del cuore

per cui la nostalgia non è mai vana

come la foglia che canta tra i vitigni

lenimento dei torrenti in piena

Nella complicità del tempo

la vecchia casa dell'infanzia

verdi profili di colline al tramonto

che profumano d'autunno

polle d’acqua sorgiva per la sete

come piccoli origami

rimandano ad illusione di siepe

l'ombra nascosta della vita

quel tanto che basta

appesa in alto al muro

fessura nella parete

vaghi sussurri

come la pioggia sui vetri

sinfonie novelle e armoniose

i colori antichi di una rondine volata

come una poesia

La transizione del cuore

su quella rotta che porta anime

depone il tempo che si è fatto pietra

scintille scoccate sotto il plenilunio

e in trasparenza petali di girasole

brillanti come preziosi gioielli

ai bordi spariti della strada

sostegni improvvisati

poggiate a speranze

dall’alchimia delle emozioni

dalla corolla al gambo

nell’acqua che scorre tra le rocce

come un violino che non sa darsi pace

la notte che rincorre la luce

per poi spegnersi nel mare

Tra risvegli e abbandoni

tra ombre fuggitive

s’accende il buio

come spiga piegata dalla tempesta

all’onda dell’attesa

come un fiore appena sbocciato e già colto

profumo di bucato e gesti delicati

sotto i raggi lunari

di dolce di amaro, di spine e velluto

verso un languore di luce

per respirarne l’intensità

lungo le vie affollate

purezza d’un vuoto azzurro

fin dentro l'animo

fluente senza forma

il vestito del coraggio

continuo e persistente

cavalcando l’aria

come una brezza di mare

Sulla corolla del giorno che si chiude

il sapore amaro del mandorlo in fiore

un cumulo di sabbia

amato e vissuto tra gioie e dolori

nel grembo della vita

dove ancora raccogliere fiori

nella bellezza del verde che riposa

un fragile assolo

per la sorte del tempo andato

quiete

In qualche archivio in bianco e nero

di una suonatrice errante

delusioni e treni perduti

quel gusto di antico

di un carnevale felice

tra maschere, cappelli piumati, fruscii di broccati

con morbide lettere ha costruito un nome

lasciando l’essenza

su un calendario di ricordi

per rincorrere l’infinito

a tesser storie d'altri tempi

a imprimere orme indelebili

scorribande tra le rughe

mentre rinascendo muore

di là dagli ulivi e le vigne

Ladra di sogni altrui

a officiare l’inizio del tempo

corre la memoria nel ricordare

nella scia di un ultimo bagliore di sole

ombre che si vestono di luce

rincorre maree

per i boschi e fiumi attraversati

limpide come emozioni

anche le assenze

le annaffia la neve dei monti

a varcare le onde

con soavi scrosci di note

si è cucita la ferita

armonie primigenie

di alberi dai rami dorati

tra tasselli vacillanti

la verità dei girasoli finti

Il tempo dorme in una nudità lunga

sulle pareti delle case

è tutto un aleggiare di libellule in festa

e l'anima s'invola

un tronco sull'umida spiaggia

e nell’incanto di un’aurora

nell’accorata preghiera di un canto

una supplica di crepuscolo

solo i sogni pigri e distratti

tornano a volare nei cieli orlati e bellissimi

Si racconteranno favole.


Il verso evidenziato in rosso appartiene alla mia poesia:


 Vittimismo patologico

Piego le parole

Come piccoli origami

Ti guardo e chiedo:

Parlami.

Ma tu taci.


Ti guardo e chiedo:

Baciami.

Mi giri le spalle

E te ne vai. 

Quanto mi fa male

non lo sai.


Prendo un foglio 

E creo un origami.

Un piccolo pulcino

simile a Calimero.

E che maniere!


Tutti ce l’hanno con me

perché sono nero.

È un’ingiustizia però!

Vuoi vedere 

che giro i tacchi 

e anch’io me ne vo’?


E se fossi bianco, 

mi vorresti bene

almeno un po’?

Sindrome del vittimismo?

A dire il vero, non lo so’!


Danila Oppio



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