Le storie dei vecchi che sono le nostre
Il racconto stavolta dice che Adriano Armelin non è sopravvissuto alle botte. E in questo tempo distratto, di occhi che planano sulle notizie passando oltre troppo in fretta, sarebbe già un omaggio fermarsi a leggere la sua storia fino in fondo. Immaginarlo. E riflettere sulle fragilità, le vulnerabilità e i bisogni dei vecchi. Sicurezza compresa.
§§§§
Questo articolo, ripreso dal Corriere della Sera e discusso con la mia cara amica Alessandra Giusti, evidenzia quanto poco ci soffermiamo sulla lettura di certi fatti di cronaca, ne siamo adusi, non ce ne importa nulla. Neppure di quella ragazza torturata, uccisa e fatta a pezzi. Se ne parla in questi giorni e quel che mi lascia interdetta, è che chi ne ha scritto si è soffermato molto sul fatto che fosse una porno diva o qualcosa di simile. Come se quel che faceva dasse diritto ad un bruto di farne quel che più gli piaceva fino a toglierle la vita. No, non mi piacciono le notizie costruite in questo modo. I vecchi vanno rispettati e possibilmente non lasciati soli in balia di personaggi pericolosi. Le donne vanno rispettate e non abusate al punto di sopprimerle. Brava Giusi Fasano che non si è limitata a scrivere un fatto di cronaca nera. Agli altri cronisti, suggeriamo di dare un diverso taglio ai loro articoli.
Danila Oppio e Alessandra Giusti
Nessun commento:
Posta un commento