Ho respirato molto di più quell’ansia
Di
raccontarmi di tutto quanto
Ti porta ad allontanarti
Allora vai
So che ami camminare tra la gente
E’ lo stesso desiderio mio
Ma vivo da reclusa
Esclusa
Avverto le carezze gelide della solitudine
Quasi ogni giorno della mia triste vita
Per questo non vorrei essere
Abbandonata
E non raccontarmi dei tuoi lunghi viaggi
Con un sorriso d’ironico compianto
Che già grava la mia anima
Abbrumata
Oltre ad avvertire ancor più pesantemente
L’imbalsamata solitudine in cui vivo
Cammino sola nella mia landa
Sconfinata
Non sollevar banali ingiustificate
scuse
Che comprendo appieno certo
La ragion tua è vivere
Tra le muse
Come l’incarto di una caramella gettato
a terra
Senza curarti di raccoglierlo
Butti via la nostra storia
Cestinata
Qui non ci sono più notti e albe e
aurore
M’hai lanciata in rossastri tramonti
Come fossero laghi di sangue
E annegata
Vivi i tuoi giorni, e il tuo lungo e
inutile viaggio
Dove ti porterà credi, non lo so
davvero
Che importa se nel frattempo
Tutto si muta in nero
Che t’importa se cala il sipario della
buia notte
Sul decrepito teatro e tra le ragnatele
Recito il mio ultimo monologo
E nella polvere muoio
Danila Oppio
Bellissima! Un dramma che mi ha preso il cuore.
RispondiEliminaUn abbraccio
Graziella