Da Come conchiglie,
Liriche
CAPITOLO III
COME PASSIONI RICONSIDERATE
Il falciatore - Vincent Van Gogh
La poesia qui riportata, è palesemente ispirata a
due distinte considerazioni personali di Pierpaolo Pasolini:
1) la
convinzione che i cosiddetti contestatori del Sessantotto altro
non fossero che borghesucci annoiati, desiderosi di insolite emozioni
epidermiche e passeggere, ideologicamente non meno qualunquisti dei
loro genitori benestanti; e
2) il profondo, intimo cruccio di Pasolini nel
constatare la pressoché insuperabile sconfitta, propria come di
ogni "borghese/intellettuale/comunista"
autenticamente impegnato, nel farsi affettivamente accettare come
"credibile compagno" da parte di quella stessa classe
operaia peraltro visceralmente amata e pubblicamente difesa a spada
tratta.
Be', il signore che ha scritto quella lirica non l'ha scritta in modo epidermico e tantomeno passeggero.
RispondiEliminaAngela Fabbri
Infatti, si tratta di una lirica profondamente amara, ispirata a Pasolini.
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