VIAGGI – Racconti mediterranei
La capacità descrittiva - di Laura Vargiu - dei luoghi
e delle situazioni, e con tale dovizia
di particolari, mi ha così coinvolta, nel racconto “Il bambino di Bosa”, che mi
sembrava di affiancare Anna, lungo le vie di quella città. Mi pareva di vederlo
da vicino, quel bimbo dal nome angelico di Serafino, che è uscito dalla penna
di Laura, come fosse un piccolo fiore tra i dirupi dell’esistenza della
protagonista, e l’ha condotta per mano, fino al discernimento di una giusta
decisione. Non vado oltre, per non privare della sorpresa i lettori.
E poi, un’altra storia di donne, quella di Chiara e
Patrizia: un’amicizia tanto forte, da sconfiggere la noia e la tristezza di una
vita vissuta senza entusiasmo, che ha portato alla decisione di affrontare un
viaggio, alla ricerca delle proprie radici o, forse meglio ancora, di una nuova
e più felice esistenza. Verso dove? Si saprà leggendo il racconto, anche
questo, d’indubbia bellezza. Piacevole la lettura de “Il palombaro ciclista”,
di “Bugie” e, altrettanto interessante, conoscere le peripezie del personaggio
che si è venuto a trovare presso Allenby, il ponte frontaliero tra Giordania e
Israele, nel racconto titolato Frontiera. Vi si trovano, nel libro, alcuni
altri godibili racconti, riuniti nella recente edizione del libro Viaggi dell’autrice
Laura Vargiu, edito da LargoLibro. Ho scelto di soffermarmi solo su alcune
storie, quelle che mi hanno colpito in modo particolare, pur avendo apprezzato
ogni altro racconto contenuto nel libro.
L’autrice ha dedicato questa sua opera a Tommaso
Mondelli, un soldato di ieri, che le narrò una vicenda accaduta a un suo
cugino, dalla quale Laura ne trasse il racconto titolato “Il piroscafo”, nonché
“La partenza” che ha invece coinvolto personalmente Mondelli e che fa parte del
testo di “Settimane bianche e crociere a costo zero”, romanzo autobiografico di
Mondelli e curato in tutte le sue parti, compresa la prefazione, da Laura
stessa.
Quasi tutti i racconti, radunati in questa edizione,
hanno ottenuto riconoscimenti o la pubblicazione in varie antologie.
Mi piace chiudere questa mia breve recensione, con
l’ultima frase contenuta nella “Nota dell’autrice”: "Qualsiasi riferimento a fatti e persone è puramente casuale. Tranne ciò
che non lo è”. Mi ha strappato un
sorriso, avvertendo traccia di humor inglese!
E’ proprio necessario che aggiunga qualche
complimento? O non risulta abbastanza chiaro, il mio apprezzamento sulla
proprietà di linguaggio e la penna duttile e sopraffina di Laura, scrittrice e
poetessa a tutto tondo? Ma certo, Laura sa di poter contare sulla mia altissima stima.
Danila Oppio
Nessun commento:
Posta un commento