Il ritorno a casa
In questa casa priva di giardino,
è passato il mio cuore nel ritorno
dal viaggio della vita; un solo giorno
la durata dell’essere bambino,
e ricordi di sole tra i capelli
e ricordi di sole tra i capelli
baciati dal vento di maestrale
che negli occhi bruciava come sale
quando sferzava il viso ed i ribelli
riccioli, che annodavi in una treccia nera
riccioli, che annodavi in una treccia nera
con lieve mano, madre; poi solevi
rimboccarmi la sciarpa e mi dicevi
di fare presto e non tardare a sera.
Sempre ritorno a casa, a quel momento
Sempre ritorno a casa, a quel momento
che nel tempo vissuto ho superato:
in cerca di giardini ero volato,
lontano dalle strade di cemento.
Quante spine ho raccolto insieme ai fiori,
Quante spine ho raccolto insieme ai fiori,
quanta vita ho perduto nel cercare
e come è faticoso il ritornare
ora che tu mi chiami mentre muori.
Casa, madre, mio nido e mia speranza
Casa, madre, mio nido e mia speranza
aspettami come una volta a luci accese
con le tue braccia verso me protese
e un lumicino acceso nella stanza.
Marisa Cossu
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