POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

domenica, gennaio 14

Cosa sta succedendo? di Danila Oppio

Un mio articolo pubblicato in data odierna su: 
e che potrete leggere direttamente a questo link:
https://rinabrundu.com/2018/01/14/cosa-sta-succedendo-fatemi-v
omitare-quel-che-non-riesco-a-digerire-per-favore/



Volentieri lo riporto anche qui:



COSA STA SUCCEDENDO?
(Fatemi vomitare quel che non riesco a digerire. Per favore!)

Il mondo sta cambiando, e certo non in meglio. Si eleggono governanti che paiono usciti dai fumetti: c’è un certo Sturm-Trump-en - scusate la voluta storpiatura, che sta provocando tempeste politiche e risate travolgenti non solo negli USA. E gioca a far la guerra con Kim Jong-un, come un bambino coi soldatini di plastica.
Un certo Pinocchio in Italia, che in fatto di bugie batte in lunghezza il naso del burattino. Mi fanno pena, non riesco neppure più ad arrabbiarmi. Sono solo marionette, facendo il verso a Bennato e alle sue canzonette, manovrate da eminenze grigie, che maneggiano l’economia mondiale. Inutile far nomi, sono molti e hanno enormi poteri.
Conseguenza di un’economia mondiale che fa acqua, è che alcune Banche stanno fallendo, e quelle che resistono, hanno ridotto il giro d’affari. Non concedono tanto facilmente mutui, e se lo fanno, chiedono interessi altissimi, e se il risparmiatore desidera investire il proprio capitale, riceve in cambio un utile pari a elemosina per pezzenti.
Sulla situazione lavorativa, almeno qui in Italia, stendiamo un velo pietoso. Della criminalità che sta dilagando a macchia d’olio, non serve parlarne, ma di quei disperati che uccidono i propri familiari, per poi suicidarsi, sarebbe bene dirne qualcosa, per capire (ma è forse tanto incomprensibile?) il motivo per cui lo fanno. Hanno perso il lavoro e, con esso, la propria dignità. Siamo davvero una Repubblica fondata sul lavoro?  Quando si perde il lavoro, le conseguenze sono disastrose: non si riesce a pagare l’affitto di casa, a mantenere la famiglia, a far fronte alle utenze, insomma…sei col culo per terra, e non ce la fai più a rialzarti.
Chi ringraziare di tutto questo, e per le zone terremotate o alluvionate, che restano disastrate a lungo? Quei scalda scranni, cui interessa solo l’appannaggio esorbitante per far niente? Per cariche pubbliche, che dovrebbero essere no profit, come lo furono nel passato, si creano retribuzioni e pensioni da nababbi con aumenti che, al resto della popolazione che ha lavorato tutta una vita, apportarono riduzioni.
 Dovremmo forse essere grati del totale disinteresse verso la Nazione che governano?
I media comunicano mezze verità, dando rilievo a fatti insignificanti, e sotterrano notizie che invece andrebbero diffuse. Anche loro al servizio di mammona. Meno male che c’è ancora qualcuno che non si fa mettere i piedi in testa e il lucchetto alla bocca.
Vien voglia di urlare parolacce, in direzione di chi si crede superiore al volgo, eppure si comporta in modo più volgare di un carrettiere, al quale chiedo scusa del paragone.
Altro punto da evidenziare: la scuola cosa produce? Perché tanto bullismo? I genitori sanno fare il loro mestiere, o mettono al mondo figli solo per sport? E gli insegnanti insultati dagli allievi? Non bastasse, accorrono anche i genitori in difesa dei loro “poveri figlioli” così che, oltre a non ricevere un’adeguata educazione in famiglia, è impedito agli insegnanti di fare il proprio dovere, che non è solo quello didattico, ma anche pedagogico. L’educazione: Che è mai costei?
Siamo esseri pensanti, e non vanno dimenticate le tre regole d'oro del diritto romano che sono: "Honeste vivere, alterum non ledere, unicuique suum tribuere". Quest'ultima è attribuita a Ulpiano, ma è possibile abbia origini più remote (a livello concettuale, l'idea era già presente nelle opere di Platone e Aristotele).
Soffro per la situazione che stiamo vivendo in Italia, e nel mondo intero, sotto il profilo politico, che alla fine ha coinvolto e travolto ogni altro ambito sociale. Sono i giovani, soprattutto, a pagarne le conseguenze. Tornando a bomba, dalla giustizia all'istruzione, dagli enti pubblici alla classe politica, navighiamo in un mare di fango, dal quale continuo a sperare sia possibile uscirne. Molti Stati sono già in subbuglio, guerre fratricide, attentati. Non è più possibile vivere tranquilli.
 Ciò che sto dicendo è sotto gli occhi di tutti e il fatto più grave evidenzia un tunnel sempre più buio. Proviamo a essere più obiettivi nel valutare:
da noi le industrie cominciano a delocalizzare e nel frattempo importiamo criminalità. Abbiamo servizi da quarto mondo e ci costano come se fossero di prima qualità. Basti pensare al problema rifiuti.
Rafael Alberti, il poeta spagnolo costretto all'esilio durante la dittatura di Franco, scrisse una bella poesia che fu musicata dagli Aguaviva, e che diceva pressappoco così: “ Che cantano i poeti andalusi di oggi? Che guardano i poeti andalusi di oggi? Che sentono i poeti andalusi di oggi? Cantano con voce d’uomo, ma dove sono gli uomini? E con occhi d’uomo osservano. Ma dove sono gli uomini? Con cuore d’uomo sentono. Ma dove sono gli uomini?”.
Poeti andalusi o scrittori italiani, che si alzi la voce a dire basta!  E’ sufficiente questo per capire che l’umanità comincia a perdersi. L’uomo che vigila può anche essere prigioniero di una situazione disperante, ma il suo spirito non ha catene, vola alto, e si fa’ udire da chi lo vuol sentire. Se il resto dell’umanità rimane sordo al suo grido muto, è a suo totale svantaggio. Io grido il mio sdegno, ma chi mi ascolterà? Dove sta andando l’umanità, se non ci sarà nessuno a mettere un freno a questa dilagante pazzia? MI rendo conto che questo mondo è in decadenza, ma spero ardentemente in un nuovo Rinascimento.


Danila Oppio

4 commenti:

  1. Ti ho ascoltato io. Tutti sappiamo già quello che hai urlato. Tutti siamo d'accordo con quel che hai scritto. Tutti ci chiediamo come si possa risolverlo. E tutti ricordiamo che la voce del Popolo è la voce di Dio.
    Adesso mettiti tranquilla. Il messaggio l'hai inviato. A qualcuno è arrivato.
    Il Carrettiere

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  2. Bene, sono felice che lo abbia ricevuto proprio il carrettiere, al quale ripeto che chiedo scusa per la categoria. Avrei potuto dire "scaricatore di porto" o "camionista", che questi signori hanno un linguaggio scurrile, ma niente al confronto di certa gente che si crede al di sopra del volgo e che invece agisce e si esprime malamente.
    Grazie per il commento!

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  3. Diciamo che era ora che qualcuno dicesse, anche urlando semplicemente, quello che tutti da un pezzo ci diciamo dentro.
    Il Carrettiere

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  4. Dobbiamo farlo, non abbiamo altri mezzi per esprimere il nostro pensiero, un sentire che è di tutti ma che spesso non solo non si urla ma neppure si sussurra. Per timore di che? Esiste ancora la libertà di espressione, in democrazia, oppure ci hanno messo il bavaglio e dobbiamo solo subire?

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