POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

martedì, gennaio 15

CONTACTLESS: LA NUOVA FRONTIERA DEL FURTO D'IDENTITÀ di SILVIO COCCARO






CONTACTLESS: LA NUOVA FRONTIERA DEL FURTO D’IDENTITÀ.

Giancarlo esce fischiettando dalla sua stanza da letto e guarda giulivo la sua PostePay che stringe tra l’indice ed il medio della mano destra.
«Finalmente! Ce n’è voluto di tempo! Ma alla fine ogni cosa è andata a posto!»
La mamma, sentendolo, si affaccia sulla porta della cucina e gli chiede il motivo di tanta gioia.
«Mamma – replica Giancarlo – devi sapere che proprio adesso Poste Italiane mi ha accreditato sulla mia nuova PostePay, a titolo di rimborso, 127,00 euro!»
«Per quale ragione?»
«Mamma, è una storia che mi ha tenuto col fiato sospeso per alcuni mesi…»
«Non menare il can per l’aia! Per favore, puoi essere più chiaro?»
«Va bene. Tutto iniziò tre mesi fa, quando mi recai all’agenzia convenzionata con l’Università per pagare una rata delle tasse del terzo anno accademico. Compilai i moduli relativi e inserii nel POS la mia PostePay per eseguire il pagamento… Ma per ben tre volte, tre furono i miei tentativi, il pagamento venne respinto da Poste Italiane, il gestore della mia carta di credito. Sconfortato e confuso ritornai a casa senza dirvi nulla e ne controllai subito sul computer i movimenti e il saldo. Vi figuravano una decina di addebiti di una ventina di euro ognuno. Uno mi saltò subito agli occhi: un abbonamento mensile ad iTunes di Apple. Ma io non ho mai posseduto un iPhone od un iPod e perciò non avrei mai potuto abbonarmi ad un programma simile. Contattai telefonicamente il call center di Apple per cercare di risalire mediante il numero del contratto alla persona che lo aveva stilato, allo scopo di recuperare qualche spicciolo dei miei piccoli risparmi. Ma Apple mi rispose picche, senza mezzi termini! Per loro la Privacy del loro cliente non andava infranta. Ma così facendo presero le parti di un delinquente!»
La mamma trasecola percependo il livore del figlio nel pronunciare quest’ultima frase. Ma non lo interrompe.
Giancarlo, infervorato, non se ne accorge nemmeno e continua a narrare la sua Odissea. «Mi recai all’Ufficio postale qui vicino per ottenere chiarimenti. L’impiegato, al quale avevo esposto la mia disavventura, mi disse di recarmi dai Carabinieri per effettuare una denuncia di disconoscimento dei movimenti di denaro che risultavano addebitati sulla mia PostePay e di ritornare con essa. Così feci. La esibii nell’ufficio e poi compilai rapidamente allo sportello alcuni moduli, quindi mi fu annullata la carta dopo aver prelevato quei pochi spiccioli rimastivi sopra e ritornai a casa titubante, perché mi fu detto di aspettare per un eventuale rimborso delle somme addebitate. Mi consegnarono anche una PostePay nuova e distrussero fisicamente quella compromessa».
«Ecco perché correvi sempre al computer! Ma fammi capire, mi sembra tutto assurdo e campato in aria!»
«Adesso vengo al dunque… La mia carta di credito aveva questo simbolo che sembra un’onda… Lo vedi?» dice Giancarlo mostrando la sua nuova PostePay alla mamma.
«Sì, ma ancora non capisco!»
«Adesso ti spiego l’arcano. Una carta simile può essere inserita nell’apposito dispositivo per essere letta allo scopo di fare un pagamento. Ma è pure contactless, cioè è a sfioramento e possiede un chip chiamato RFID che genera piccoli campi magnetici che ne permettono la lettura anche da una certa distanza e non necessariamente per contatto. Basta sfiorare un lettore da una distanza ragionevole, senza toccarlo e si può eseguire lo stesso un’operazione. È questo il significato dell’onda che ti ho appena fatto vedere. Probabilmente, all’Università o in qualche altro luogo, qualcuno con un dispositivo simile mi si avvicinò e mi lesse la carta. Poi si recò a casa, scaricò sul computer tutte le credenziali che in questo modo aveva appena rastrellato nella sua caccia e cominciò ad usarle per fare acquisti spacciandosi per ogni singolo proprietario beffato.
Questa è una nuova forma di furto d’identità: le credenziali di una carta devono assolutamente rimanere segrete e se qualcun altro ne viene in possesso le può utilizzare al pari del legittimo proprietario! Al quale ha rubato l’identità…»
La mamma sgrana gli occhi e si morde le labbra: «Allora siamo in mano ai malfattori!»
«Non è del tutto vero! Esiste una carta, chiamata RFID blocker, che posta sulla faccia esterna della carta di credito ne impedisce quasi totalmente la lettura. Quella che ho comprato io, dopo averne sofferto la mancanza, costa in media una decina di euro, ma vi sono soluzioni similari di vario prezzo. Poi, come hai visto, interviene pure la propria banca».
«Tu hai parlato della PostePay, ma le carte di credito delle banche convenzionali…»
«Questa è la mia esperienza e quello che ti ho raccontato è tutto ciò che ho appreso a mio danno. Prova a chiedere alla tua banca qual è il suo comportamento in materia. Mamma, finalmente adesso ti posso restituire il prestito che mi hai fatto il mese scorso!»
Giancarlo, saltellando giulivo, esce di casa per fare un acquisto con la sua carta di credito protetta dal RFID blocker.


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