Consigli inappropriati dal Sahel
Quando vi parleranno di una fine del mondo prossima ventura e di cataclismi mai visti prima non credete alle loro parole. Vi convinceranno che quanto sta accadendo non è mai occorso prima, che la malattia o la pandemia del momento è unica, irripetibile, sconvolgente e inedita. Non credeteli affatto. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole e la polvere del Sahel, scrisse il saggio. Cercheranno di convincervi che fanno il possibile per rispettare i diritti umani, sollevare i poveri dalla miseria, confortare gli ammalati e liberare i prigionieri. Non credeteli perché non faranno nulla di tutto ciò. Nessuno libera nessuno e solo insieme ci si libera, l’altro saggio ormai scomparso lo scrisse sulla sabbia. Diranno che non c’è mai stata così tanta democrazia come adesso e che si esercita come mai nel passato la libertà di stampa, di parola, di pensiero e di mobilità. Non credeteli perché faranno di tutto per inchiodarvi dove vi ha collocato il destino o la circostanza. Non seguiteli quando vi prometteranno pace e giustizia per tutti in un mondo globalizzato che dovrebbe somigliare a un villaggio planetario. Non andate alle loro conferenze, arringhe, comizi o assemblee virtuali. Vi parleranno di colpi di stato militari sventati, di complotti per scalzarli dal potere legittimamente acquisito dalle urne. Cercheranno di convincervi che tutto va bene e che anzi è stato fatto il possibile per salvarci dal disordine. Non credeteli perché stanno semplicemente cercando di mantenersi al potere giustificando il loro operato. Si proclamano onesti servitori dello stato e delle categorie ‘meno fortunate’, pronti ad ascoltare la voce del popolo che reclama la loro imperitura presenza. Non credeteli perché hanno fatto di loro stessi gli idoli in cui hanno riposto la loro fiducia. Hanno occhi e non vedono, bocca e non parlano e loro piedi sono di argilla. Como loro, diventeranno coloro che li credono.
Quando vi prometteranno la felicità a portata di mano, la fine della storia, l’armonia perenne e un mondo perfetto non credeteli. Vi stanno vendendo illusioni e rubando il futuro che rimane nascosto ai potenti e ai dittatori del momento. Le loro false promesse saranno spazzate via al primo vento di cambiamento e pure loro andranno mendicando parole di conforto da coloro che avevano, per anni, tradito. Vi convinceranno che è per il vostro bene se metteranno filo spinato alle finestre e se compreranno mari, fiumi e parole. Non credeteti, smentiteli con tutte le vostre forze perché stanno ingannando loro stessi e voi coni i vostri figli. Cercheranno di convincervi che la privazione della vostra libertà è solo provvisoria e che le misure di ‘contenimento’ e ‘confinamento’ sono in vista di un bene maggiore che comincerà domani. Non seguiteli mai perché chi controlla il presente controlla il passato, e chi controlla il passato, controlla il futuro. Vi parleranno di un Paese che non esiste, di tutti gli sforzi compiuti per creare una società differente, slegata da credenze inutili e da lacci e laccioli che solo nuocciono al progresso che tutti aspettano. Non credeteli perché sono nati nell’inganno e sull’inganno hanno imbastito la loro gloria, il loro successo e prestigio. Non seguiteli perché andremmo con loro nel precipizio o nell’abisso che divide sempre più il mondo in tante parti. Vincitori e vinti, oppressi e oppressori, dominati e dominanti, sommersi e salvati, visibili e invisibili. Si proclamano padri della patria, salvatori, illuminati, prescelti per tenere lontano i barbari, insostituibili promotori di avanzamento sociale, propagatori di efficienza e di uguaglianza. Non credeteli affatto, perché hanno fatto del ventre e del conto in banca il loro dio. Abbandonateli al loro destino perché raccolgano quanto non hanno mai seminato. Andranno in cerca di gloria ma non la troveranno mai.
Quando vi parleranno di Dio, diranno di conoscerlo così bene da uccidere per difenderlo e vi diranno tante altre cose di Lui. Vi garantiranno di sapere chi sono i giusti e i colpevoli della storia. Vi prometteranno un paradiso nel caso obbediate a quanto loro avranno deciso. Assicureranno che questo Dio desidera soprattutto le guerre, i sacrifici umani e schiavi da usare come merce di scambio per placare la sua collera. Non credeteli affatto, perché hanno sequestrato Dio e l’hanno preso come ostaggio della sete di morte che li accompagna. Non seguiteli su questo cammino e semmai ricordate loro che solo un Dio libero da ogni caricatura di Dio sarebbe degno di questo nome. Non fidatevi di coloro che lo usano per arrivare primi nelle classifiche, vincere alla lotteria della vita e conquistare anime, terre e mercati. Direte loro che, semmai, un Dio degno di questo nome, avrebbe invece l’aspetto di un viaggiatore in cerca di chi ha perduto la strada.
Mauro Armanino
Niamey, Pasqua 2021
Per la prima volta, mi permetto di aggiungere un breve commento, perché questi "consigli inappropriati" sono tutto, fuorché inappropriati.
Sono parole che penetrano nel più profondo del cuore, che rivelano le stesse parole di Cristo, quando ammoniva gli apostoli di non credere ai falsi profeti. Ecco, oggi viviamo in mezzo a questi falsi profeti, che stanno distruggendo ogni cosa, come fossero carri armati o schiacciasassi, per prima cosa, le nostre anime. Ci rendono ciechi, sordi e muti, incapaci di prendere decisioni, perché persuasi che solo le loro decisioni sono quelle giuste. E sono d'accordo, sono giuste, ma solo per loro, perché si ritengono i padroni del mondo. Ma, come scriveva Rafael Alberti in quella sua stupenda poesia, divenuta anche canzone: BALADA PARA LOS POETAS ANDALUCES DE HOY. Riporto solo un brano del testo poetico, tradotto in italiano. Vale oggi come ieri, vale sempre. Dobbiamo comprendere che solo un cuore che palpita, che vuole un futuro migliore, che deve rifiutarsi di farsi schiacciare da chi ritiene di poterlo soffocare, calpestare, vilipendere solo perché crede di avere in mano il potere. Il nostro pensiero, il nostro cuore, non potrà mai essere succube di nessuno. Dobbiamo avere lo stesso coraggio del poeta, per librare nell'aria quel che va detto. E Padre Armanino lo ha fatto, con sottile ironia, ma anche con grande veemenza. Dovremmo tutti diventare un po' poeti, per guadare in Alto! Grazie Mauro!
Cantate alto, sentirete che altri orecchi sentono
Guardate alto, vedrete che altri occhi guardano
Gridate alto, saprete che palpita altro sangue
Non è più sommerso il poeta, rinchiuso nella sua buia fossa
Il suo canto sale a qualcosa di più profondo
Quando è dischiuso nell'aria da tutti gli uomini
BUONA SANTA PASQUA
DI RISURREZIONE A TUTTI
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