I neri capelli sparsi al vento
come fili di seta
e la luce di quegli occhi
risplendeva
con immensa forza.
E ti sembrava che il viso
non so se davvero
o solo nel tuo pensiero
si avvampasse.
tu che avevi deposta
in cuore
l’esca amorosa
c’è da meravigliarsi
se subito t'infiammasti d’amore?
Il suo incedere
non era quello
di una creatura mortale
ma di un angelo celeste
e dalle parole traspariva
più che voce umana
uno spirito azzurro
un sole splendente
Fu ciò che vedesti
e se non fosse neppure
più come allora
la ferita non si rimargina
allentando l’arco.
Novello Petrarca
canti l'amore
per una fanciulla
che regge una tede
accanto all'arca.
Grevi passi, con fede
ti portano lontano
da quello chalet posto
su di un picco montano
Vuoi chiederle la mano
così scendi verso il mare
ed io, triste e silente
resto a guardare
la nostra storia morente.
Danila Oppio
Inedita
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