Quel che sta succedendo nel mio giardino è un piccolo miracolo. Non è mai accaduto che a metà dicembre, una rosa bianca sia sbocciata nel vaso riposto nel tavolino fuori dalla porta d'ingresso.
E le sue sorelle sono appena sfiorite! Inoltre, sempre in un vasetto fuori casa, una piantina di primule ha prodotto fiori di un giallo intenso, con grandi corolle. Sono fiori che sbocciano in primavera, o anche in estate. Non in questa stagione.
Non bastasse, sulla fioriera del balcone, dove avevo seminato dei fiori che mi erano stati donati e di cui non conoscevo il nome né la storia, ma che comunque sono sempre fioriti in piena estate, ora sono sbocciati, pur con temperature che la notte scendono sotto lo zero,
Allora ho fatto una ricerca, perché questo fiore, che non è molto appariscente, quando fa cadere i petali, forma un rigonfiamento nel quale conterrà i suoi semi. Questa protuberanza, una volta essiccata, è utile per formare composizioni floreali di una certa eleganza.
Ed ecco il risultato: Parliamo della Nigella
In giardino
Da questa specie sono derivate alcune
varietà di piante ornamentali, fiori doppi dai colori accesi che oscillano dal
bianco al blu e al lilla e le sue capsule essiccate sono utilizzate per le
composizioni floreali.
Per gli inglesi si chiama "love-in-a-mist",
ovvero "Amore in una nebbia". Nel giardino i semi delle bacche, neri
e rugosi, possono esser messi direttamente a dimora in aprile, o al caldo in
febbraio, per vederle fiorire verso la fine di maggio.
La Nigella è una pianta che non ama il
freddo, se si spostata bisogna fare molta attenzione alle sue radici molto
delicate, altrimenti si rischia di rovinare la pianta. Predilige le zone
soleggiate, se coltivata in vaso, va individuata una posizione in cui arrivi
direttamente la luce del sole; se seminata in terra la zona deve esser esposta
al sole almeno 6 ore, con la luce diretta, durante l'arco di una giornata.
Regolarmente annaffiata, senza esagerare, è sufficiente 2 volte la settimana,
nei periodi più caldi va controllata l’umidità de terreno, anche se sopporta
bene la siccità.
Alcune varietà dai giardini inglesi:
'Miss
Jekyll', ha fiori nelle
tonalità indaco-blu che sembrano galleggiare tra le foglie tagliate finemente.
I fiori sono uno spettacolo durante la fioritura nei mesi estivi, sia che siano
sul prato o nella tradizione del giardino inglese. Alla Nigella damascena
'signorina Jekyll' è stato attribuito il premio di RHS Garden Merit.
'Persian
Jewels' ha
delicati fiori dal rosso-rosa, al blu-viola scuro, o al blu e bianco; i fiori
sembrano che galleggiano nella nebbia.
'Cambridge
Blue' ha lunghi steli
e fiori doppi di un azzurro intenso, ottima anche per i fiori da taglio. Esiste
una varietà nana, la 'Blue Midget', che difficilmente supera i 20-25 cm.
Fiorisce dalla primavera sino all’autunno, in terra o in ciotole appese.
Tutte le Nigelle
hanno grazia e bellezza, splendidi colori e danno un tocco scompigliato nei
nostri giardini.
La Nigella damascena è
una delle piante spontanee più aggraziate che possiamo incontrare facendo una
passeggiata in campagna, cresce fino a 800mt. Appartiene alla famiglia delle
ranuncolacee e cresce spontaneea in tutta la fascia del Mediterraneo, fiorisce
in tarda primavera, dove trova il suo habitat migliore tra prati incolti e ben
drenati, campi aridi e sui bordi di sentieri assolati. Ha diversi nomi
popolari: damigella, fanciullaccia, strega, scapigliata, occhio di pavone,
barba di frate.
I nomi le sono stati attribuiti sicuramente
per le sue brattee, così sottili come capelli che le conferiscono un’immagine
di chioma scompigliata, spettinata. E’ un’erbaccia annuale, il suo fusto
raggiunge i 25 – 40 cm d’altezza, i suoi fiori solitari e delicati sono
composti da 5 petali sui toni dell’azzurro a volte pallidi a volte
intenso.
La nigella deve il suo nome dal latino
“nigellus” nerastro diminutivo di nero, per il colore dei suoi semi rugosi e
triangolari, racchiusi nell’interno del frutto a forma di capsula.
C’è stato un tempo
che il delicato colore dei fiori si trovava tra le spighe del grano maturo tra
fiordalisi e gladiolo dei campi. Oggi la chimica le ha sterminate, rendendole a
rischio d’estinzione; tra le sementi del grano è difficile trovare i suoi semi
infestanti.
Ha dei semi aromatici dal vago profumo
di fragola, in passato si usavano per aromatizzare, liquori, confetti e
focacce.Questa pianta, già citata nella Bibbia era conosciuta al tempo degli
antichi romani, facente parte della medicina tradizionale coranica. In Europa è
stata utilizzata fino al XVII secolo poi a poco a poco abbandonata; mentre in
India è ancora apprezzata in cucina e come fitoterapica.
Alcuni brani tratti dal libro “Elogio delle
vagabonde” di Gilles Clement
Clement sceglie la
nigella per realizzare un "giardino blu" in un paesino nel cuore
della Borgogna nel dipartimento Yonne.
"Avevo
scelto la nigella, accompagnatrice naturale delle messi, lei che si lascia
scivolare la rugiada con quelle foglie e quel blu delicato dei fiori tra i
culmi dritti. In una regione coltivata a grano - dove appunto ci trovavamo noi
- la nigella e il suo corteo di messicole dovevano proprio spassarsela.
Sembrava esser fin troppo presente allo stato spontaneo, ossessionante. Non
facevano che lamentarsene.
Esso conclude il
capitolo sulle nigelle, chiedendosi come si salveranno le erbacce?
“Un
secolo e mezzo dopo, la questione si pone in altri termini. Bandite dai luoghi
dove crescono spontaneamente, spetta forse al giardiniere dare accoglienza alle
malerbe”
Ed ecco come si possono essiccare le capsule contenenti i semi di Nigella, per poi realizzare composizioni di fiori secchi. La nigella è la seconda guardando l'immagine, da sinistra.
Danila Oppio
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