Tra le palme volando,
angeli santi,
fermate i rami,
che il mio bimbo dorme.
Voi palme di Betlem,
che irosi muovono
i furiosi venti
risuonanti:
il frastuono sedate,
fate piano,
fermate i rami
ché il mio bimbo dorme.
Il pargolo divino
s'è sfinito
a piangere chiedendo
in terra pace:
quietar vuole nel sonno
il lungo pianto.
Angeli santi
che volando andate,
fermate i rami
ché il mio bimbo dorme.
Félix Lope de Vega y Carpio (Madrid, 25
novembre 1562 – Madrid, 27 agosto 1635) è stato
uno scrittore, poeta e drammaturgo spagnolo. Visse
nel siglo de oro spagnolo. Fu incredibilmente prolifico ed è
nel numero ristretto dei più famosi autori di teatro del
mondo. Cervantes lo definì Monstruo de Naturaleza, Prodigio
della natura, per la sua facilità nello scrivere. Lope de Vega
coltivò ogni tipo di genere letterario, eccetto che
il romanzo picaresco. La sua vita e la sua opera furono
caratterizzate del resto sempre da estrema esuberanza. Fu amico
di Quevedo e di José de Valdivielso, ma anche rivale di Alarcón e Cervantes
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