GATTI E ALTRI MODI DI DIRE
Siamo solo in quattro gatti, e abbiamo una gatta da pelare poiché non
c’è trippa per gatti e neppure per noi. Come mai? Qualcuno ci ha buggerato.
Qui gatta ci cova! Giriamo intorno ad un discorso inconcludente. Proprio
come un gatto che si morde la coda.
E con tutti questi gatti siamo usciti fuori di matto.
Tanto che abbiamo deciso di non dire gatto se non l’hai nel sacco.
Infatti, dove sono i gatti se non abbiamo neanche un becco d’un
quattrino! Siamo poveri in canna, in bolletta sparata.
Andremo in malora, con le pezze sul sedere, dormiremo
sotto i ponti e dovremo batter cassa con il piattino in mano e con questo tempo
da lupi, non si capisce che tempo tira. Facciamo ridere i polli, fortunati come
un cane in chiesa, ma in fondo consoliamoci poiché gioia e sciagura tanto tempo
non dura.
Ho messo insieme, in questo discorso, alcuni modi di dire che ormai sono
sulla bocca di tutti. Ve ne sono una
marea (anche questo è un modo di dire!) e vanno ancora bene nel dialogo
parlato, ma se uno scrittore si vuol servire di queste espressioni, non incorre
certo nel parere positivo del lettore. Sarebbe interessante che chi si volesse occupare di scrittura, sappia inventarsi nuove frasi per non cadere
nell’ovvietà.
Buona scrittura a tutti!
Danila Oppio
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