A Berlino fu eretto un muretto
era parsa una gabbia per topi
d'altra parte simile al ghetto
per dei liberi singoli scopi.
Già in due era il mondo diviso,
a contrapposto spietato mistero
se il Sole specchiava un sorriso
risuonava l'eco in ogni sentiero.
La libertà è congelata per tutti
dietro le sbarre cantare per uno
non erano aranci fiori coi frutti
quelli voluti da men che nessuno.
E così fermi in lunghissimi anni
se gli attori badanti allo stesso
schiavi e attori gli stessi danni
in tutto il tempo tutto fu gesso.
Nell'ottantanove il palco tremò
le fondamenta a poi scricchiolare
un vento libero che lo l'atterrò
con muro crollato tutti a chetare.
Quei ruderi dal vento abbattuti
e quella forza non libera e stanca
con gl'inganni su noi ripetuti
con mangiatoia aiutato non manca.
Nel clima libero il nido rifatto
col ricatto l'astuzia e il potere
ben ricalcando l'stinto misfatto
l'euro seme del vecchio volere.
Se quella sordida men sovranità
riduce a colonia già devastata
non ha limiti alla sua vastità
cosa ne le resta alla pari unità?
Il tradimento vostro è peggiore
nella congiura campagna tradita
frutto d'inganno fraterno colore
de tutto spogliata nella nudità.
Nella sostanza quel muro è crollato
quale vento l'ha in vero abbattuto
s’è poi un esempio del tragico andato
o se ben pasciuto ha tutto compiuto.
Tommaso Mondelli
Tommaso Mondelli
Agosto 2019
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