POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

venerdì, agosto 4

L'ANNIVERSARIO E L'ULTIMO ALBERO DEL DESERTO di P. MAURO ARMANINO



 L’anniversario e l’ultimo albero del deserto

Sono 63 gli anni trascorsi dalla dichiarazione dell’indipendenza del Niger dalla potenza coloniale francese. Questo giorno, il 3 agosto, col trascorrere del tempo, è diventato rituale piantare un albero nella sabbia del Sahel. Sarà presumibilmente diverso quest’oggi, visto il contesto politico che vive il Paese, sospeso com’è alla crisi creatasi dopo l’intervento dei militari che hanno operato un golpe. Il presidente eletto è agli arresti, con la famiglia e altri ministri, nella casa presidenziale e non potrà, ovviamente, onorare il gesto simbolico dell’albero nella ricorrenza citata. Anche i comuni cittadini, preoccupati dal contesto regionale con la minaccia di un intervento armato per il ritorno alla ‘legalità costituzionale’ e dalla crescita esponenziale del prezzo del pane quotidiano, non penseranno agli alberi da piantare in giro.  

Anche perché l’albero dell’indipendenza è diverso da tutti gli altri. Dal giardino dell’Eden, situato forse nella mitica Mesopotamia si passa agli alberi delle foreste e poi a quelli delle savane. Senza apparente continuità si passa poi ai diradati alberi del deserto, anzi: all’albero del deserto. In effetti l’albero del Ténéré, parola che significa deserto nella lingua dei tuareg, il tamasheq, era l’unico albero in un’area di circa 400 000 mila kilometri quadrati. Si tratta di un’acacia che, isolata dalle altre, ha sopravvissuto alla solitudine per secoli fino allo scontro fatale del 1973. Un camionista, durante una manovra, l’ha investita e sradicata. I resti dell’albero si trovano attualmente nel museo nazionale di Niamey. Era l’ultimo albero del deserto e punto di riferimento per le carovane, i camion e i migranti in cammino verso la Libia o il grande Sud.

L’anniversario e l’altra festa dell’indipendenza di quest’anno fanno pensare a quest’ultimo albero del deserto deposto nel museo della capitale, tra oggetti d’arte, artigiani e animali dello zoo. Era l’unica acacia del Ténéré, orientamento stabile per i viaggiatori e i commercianti, abbattuta da un camion di passaggio. C’è chi giura di aver visto, all’albeggiare di questo giorno, alcune foglie spuntare dall’albero.


         Mauro Armanino, Niamey, 3 agosto 2023, festa dell’indipendenza

PS: per chi volesse conoscere l'intera storia dell'Albero di  Ténéré,  troverà qui:

https://www.vanillamagazine.it/l-albero-del-tenere-l-acacia-piu-isolata-al-mondo-abbattuta-da-un-autista-ubriaco/

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