Vedi se ti ho mai mandato questa poesia. Cercavo
una mia ballata e mi è cascata l'attenzione su questa.
Ciao, a domani.
Angie
Torino,
20 agosto 1979
No Non potrei più stare qui.
Come disse qualcuno
“E’ il vento che mi porta
via
E non è l’universo che fuma,
Sono io che brucio “
E scorre il vento sulle
piante
e corre sulla terra
accende i fuochi quasi
spenti
e fa gridar d’invidia
al pellegrino
Mentre gli animali camminano
e solo l’uomo
Morto
si scuote.
E segue.
Come disse qualcuno
“ L’individuo?
E’ solo un modo per soffrire
E per sentir cantar la noia
Mentre canta il vento “
Io sono solo
e non ho
Paura.
Mentre le ali trasvolano
nella notte
e i fiumi cadono dall’alto
e l’erba odora d’acqua
e i pesci dormono.
Io che son solo
faccio gridar d’invidia
al pescatore
e agli uomini più soli.
Voi non parlate
Ascoltate le stelle
che sono sempre mute
che sono sempre state
E quando i miei occhi
saranno aperti al cielo
e le formiche verranno a
fare pulizia
trascorreranno ancora molte
notti
e molte stelle
e molte lune
e molti mondi
e molte molte grandissime
cose.
Angela
Fabbri
(Torino, 20 agosto 1979, notte precedente a un
incidente d’auto da cui sono uscita salva)
Ma non dire più che non sei poeta...ce
l'hai nel sangue, la vena poetica ti scorre dentro a fiotti.
Vuoi che la pubblichi sul blog o è
privata?
Dani
Ma, non so perché me la
sono ritrovata lì, non ricordo nemmeno se è mai stata pubblicata, ad es. sul
Calendario
delle edizioni Helicon
2009. Ci guarderò. Ad ogni modo non è mai andata a concorsi e il suo titolo
originale è proprio:
Torino, 20 agosto 1979.
Ed è un'altra delle mie sensazioni del
futuro, mancata questa volta, ma è stata terribilmente forte. Come hai sentito
anche tu.
Ti dirò che ieri notte, quando dopo le
24 mi sono seduta a vedere un po' di TV, mi è tornato in mente il fatto e ho
pensato:
" Ma guarda! se in
quell'incidente in cui siamo state coinvolte io e mia madre, su un cavalcavia
dell'autostrada tra Piacenza e Parma, qualcuno non ci avesse salvato, io non
avrei lavorato altri 32 anni e soprattutto non avrei mai pubblicato un libro.
Sarei infatti morta poco prima di compiere 28 anni, quando avevo già scritto
Aurelio, c'era l'embrione di Sheyra e la prima parte di Elizabeth, ma non
avevo ancora iniziato Giochi tremendi... "
Pubblica, se vuoi. L'averla ritrovata
mi ha messo davanti tutta la mia vita (alla grossa, certamente) da allora in
qua e mi sono naturalmente domandata se è valsa la pena salvarmi. E cosa
accadrà dopo di me quando la morte per me arriverà davvero.
Angie, mistica
Ha anche un altro titolo che è:
TORINO ADDIO.
e difatti il giorno
dopo partivo per Ferrara con mia madre e all'inizio di settembre
cominciavo a lavorare a Ravenna dove avevo vinto un concorso come
analista-programmatore esperto
Torino mi è sempre rimasto nel cuore,
lì ho imparato il mestiere di informatico, lì ho lavorato come una disperata
piangendo per il mal di gola ma stringendo i denti, lì ho conosciuto un'amica
che è ancora un'amica,
lì ho conosciuto anche il mio secondo
amore Claudio il giovane.
Lì ho imparato a arrangiarmi da sola,
a risolvere i problemi e a crearmene altri per troppa energia e vivacità e lì
ho anche smesso di disegnare i miei amati fumetti ma ho sempre continuato a
scrivere.
Ricordavo bene. Sul calendario non
c'è. E adesso credo di ricordarmi come mai...
Quando alla fine del 2008 si trattò di
scegliere le 12 poesie per il calendario, io portai le mie poche cose in
ufficio e le sottoposi ai miei colleghi e amici, qualcuna l'ho anche letta a
alta voce, le altre lo hanno fatto loro con calma, pregati di dare un voto così
da fare la classifica. Uscirono le 12 che poi furono pubblicate.
Quella in oggetto e che io ho sempre
adorato, era sì piaciuta, ma non piaceva il titolo che a loro sembrava imitasse
'4 marzo 1943' di Dalla. Ho provato, allora, a darle un altro titolo e è uscito
"A Voi" che però non mi ha mai convinto.
Adesso ho la risposta: la data di
Lucio Dalla è una data di nascita; la mia poteva essere una data di morte.
Ed ecco perché desidero conservare il
suo titolo originale.
Angie
La poesia la trovo bellissima e dopo aver letto tutta la vostra corrispondenza, direi quasi da brivido.
RispondiEliminaUn saluto.
Grazie Pino, per il tuo commento. E' da tanto che non ci sentiamo. Ho pochissimo tempo per visitare altri siti, fatico ad aggiornare i miei! L'ottima scrittrice di prosa Angela Fabbri, che talvolta si diletta poesia anche questa volta ha fatto centro! Cari saluti
RispondiEliminaDanila
Dico anch'io: Grazie, Pino, anche se non ho confidenza con te.
RispondiEliminaQuella piccola voce dal passato si è riscoperta di suo come spesso fanno le cose che scrivo e dimentico da qualche parte.
Angela