POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

mercoledì, marzo 25

Torino, 20 agosto 1979 di Angela Fabbri


Vedi se ti ho mai mandato questa poesia. Cercavo una mia ballata e mi è cascata l'attenzione su questa.
Ciao, a domani.
Angie

Torino, 20 agosto 1979

No Non potrei più stare qui.
Come disse qualcuno
E’ il vento che mi porta via
  E non è l’universo che fuma,
  Sono io che brucio
E scorre il vento sulle piante
e corre sulla terra
accende i fuochi quasi spenti
e fa gridar d’invidia
al pellegrino
Mentre gli animali camminano
e solo l’uomo
Morto
si scuote.
E segue.
Come disse qualcuno
L’individuo?
  E’ solo un modo per soffrire
  E per sentir cantar la noia
  Mentre canta il vento
Io sono solo
e non ho
Paura.
Mentre le ali trasvolano nella notte
e i fiumi cadono dall’alto
e l’erba odora d’acqua
e i pesci dormono.
Io che son solo
faccio gridar d’invidia
al pescatore
e agli uomini più soli.
Voi non parlate
Ascoltate le stelle
che sono sempre mute
che sono sempre state
E quando i miei occhi
saranno aperti al cielo
e le formiche verranno a fare pulizia
trascorreranno ancora molte notti
e molte stelle
e molte lune
e molti mondi
e molte molte grandissime cose.

Angela Fabbri
(Torino, 20 agosto 1979, notte precedente a un incidente d’auto da cui sono uscita salva)


Ma non dire più che non sei poeta...ce l'hai nel sangue, la vena poetica ti scorre dentro a fiotti.
Vuoi che la pubblichi sul blog o è privata?
Dani


Ma, non so perché me la sono ritrovata lì, non ricordo nemmeno se è mai stata pubblicata, ad es. sul Calendario
delle edizioni Helicon 2009. Ci guarderò. Ad ogni modo non è mai andata a concorsi e il suo titolo originale è proprio:
                                          Torino, 20 agosto 1979.

Ed è un'altra delle mie sensazioni del futuro, mancata questa volta, ma è stata terribilmente forte. Come hai sentito anche tu.
Ti dirò che ieri notte, quando dopo le 24 mi sono seduta a vedere un po' di TV, mi è tornato in mente il fatto e ho pensato:
" Ma guarda! se in quell'incidente in cui siamo state coinvolte io e mia madre, su un cavalcavia dell'autostrada tra Piacenza e Parma, qualcuno non ci avesse salvato, io non avrei lavorato altri 32 anni e soprattutto non avrei mai pubblicato un libro. Sarei infatti morta poco prima di compiere 28 anni, quando avevo già scritto Aurelio, c'era l'embrione di Sheyra e la prima parte  di Elizabeth, ma non avevo ancora iniziato Giochi tremendi... "

Pubblica, se vuoi. L'averla ritrovata mi ha messo davanti tutta la mia vita (alla grossa, certamente) da allora in qua e mi sono naturalmente domandata se è valsa la pena salvarmi. E cosa accadrà dopo di me quando la morte per me arriverà davvero.
Angie, mistica 

Ha anche un altro titolo che è:
                     TORINO ADDIO.



e difatti il giorno dopo partivo per Ferrara con mia madre e all'inizio di settembre cominciavo a lavorare a Ravenna dove avevo vinto un concorso come analista-programmatore esperto
Torino mi è sempre rimasto nel cuore, lì ho imparato il mestiere di informatico, lì ho lavorato come una disperata piangendo per il mal di gola ma stringendo i denti, lì ho conosciuto un'amica che è ancora un'amica,
lì ho conosciuto anche il mio secondo amore Claudio il giovane.
Lì ho imparato a arrangiarmi da sola, a risolvere i problemi e a crearmene altri per troppa energia e vivacità e lì ho anche smesso di disegnare i miei amati fumetti ma ho sempre continuato a scrivere.

Ricordavo bene. Sul calendario non c'è. E adesso credo di ricordarmi come mai...
Quando alla fine del 2008 si trattò di scegliere le 12 poesie per il calendario, io portai le mie poche cose in ufficio e le sottoposi ai miei colleghi e amici, qualcuna l'ho anche letta a alta voce, le altre lo hanno fatto loro con calma, pregati di dare un voto così da fare la classifica. Uscirono le 12 che poi furono pubblicate.
Quella in oggetto e che io ho sempre adorato, era sì piaciuta, ma non piaceva il titolo che a loro sembrava imitasse '4 marzo 1943' di Dalla. Ho provato, allora, a darle un altro titolo e è uscito "A Voi" che però non mi ha mai convinto.
Adesso ho la risposta: la data di Lucio Dalla è una data di nascita; la mia poteva essere una data di morte.
Ed ecco perché desidero conservare il suo titolo originale.
Angie   


3 commenti:

  1. La poesia la trovo bellissima e dopo aver letto tutta la vostra corrispondenza, direi quasi da brivido.
    Un saluto.

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  2. Grazie Pino, per il tuo commento. E' da tanto che non ci sentiamo. Ho pochissimo tempo per visitare altri siti, fatico ad aggiornare i miei! L'ottima scrittrice di prosa Angela Fabbri, che talvolta si diletta poesia anche questa volta ha fatto centro! Cari saluti
    Danila

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  3. Dico anch'io: Grazie, Pino, anche se non ho confidenza con te.
    Quella piccola voce dal passato si è riscoperta di suo come spesso fanno le cose che scrivo e dimentico da qualche parte.
    Angela

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