All'ombra
della Mole
Sabato 24
ottobre alle 16 presso il Circolo della Stampa a Torino, in Corso Stati Uniti
37, si è svolta la premiazione del concorso letterario all”Ombra della Mole” ,
dedicato alla memoria del compianto collega giornalista Pier Luigi Camparini e
giunto trionfalmente all'edizione numero ventotto. Vasto e partecipe il
pubblico di tutte le età, giunto da varie parti d'Italia. Al primo posto, a
pari merito per la sezione giornalismo, Franco Cortese e Mario Grasso. Per la
sezione poesia, vincitrice Annamaria Cossu Criscuolo. Premi speciali per Edi
Morini con “La differenza”, Elsa Avalle, Margherita Filippi, Izabella T.
Kotzska. Premiato come poeta più autorevole, Tommaso Mondelli di Pinerolo,
classe 1919, che ci ha proposto la sua bellissima poesia “La Quercia”. Tommaso
è in perenne attività, apprezzato autore di molte opere di narrativa,
saggistica e delicati componimenti poetici, noto in tutta la Penisola.
Mario Brusa
e Paola Insola hanno letto con slancio gli elaborati, mentre il trio “I
Notambuli” (con un t sola) ci ha rallegrati con brani musicali stupendi tratti
dalle colonne sonore di "Mission", "Fratello Sole, Sorella
Luna" e "Sister Act". Al termine un delizioso rinfresco.
Edi Morini
Poiché Edi, poetessa premiata al concorso di cui al titolo, mi ha gentilmente inviato l'articolo sopra riportato, nel quale ha citato anche Tommaso Mondelli, ecco che vorrei occuparmi di lui. Ha ottenuto la targa per essersi qualificato tra i 5 finalisti della sezione B, dedicata alla poesia, con questo testo, che ha pienamente meritato la vittoria.
La quercia
Era all'ombra della
quercia antica
che tra le fronde
verdi e le cicale
trassi quel sogno
dalla casa avita
il passo con la vita
ancora mi cale.
Un passato, il
presente col futuro
sì come quel tronco
regge il pieno
non moriremo mai ne
son sicuro,
sul sentiero mai
portato al meno.
Poi che 'l tronco suo
segato a terra
a far delle rotaie
quel traversino
come la cosa che 'l
mio core serra¢
e quel sentiero mi
segnò il destino.
Ché dell'ombra e le
cicale il canto
così delle ghiande il
maiale grasso
tempo fu quello del
fatale incanto
come d'allor fu già
frontale il passo.
Quel che viene torna
al suo passato
so già che son venuto
e me ne torno
tra quel che ho
fatto, ancor segnato
quel tanto porto fiero
al mio ritorno.
Or che son vecchio e
stanco alquanto
tu non fungerai mai
più da traversino
già più non s'ode,
delle cicale il canto
così noi uniti siamo,nel comun destino.
Tommaso Mondelli
In quest'ultima foto, possiamo vedere il dott. Lorenzo Masetta, alla destra guardando lo schermo, organizzatore del concorso LA MOLE a Torino, ovviamente! insieme ai musicisti e ad un gruppo dei premiati
Ai vincitori è stata donata una targa dalla cornice di cristallo molto elegante, ma dentro la sua scatola, per cui ho chiesto al poeta mondelli di mandarmi almeno la foto. Lui ha fotografato solo la targa di metallo, nell'interno della cornice.. Poiché è la stessa che ho ricevuto io nel 2013, eccola a voi così come ho potuto fare.
Tantissimi complimenti Tommaso :-)
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