ATTO I
Il mondo ancora
e ancora
non solo nel pensiero
Grazie infinite per la nuova pubblicazione.
Spero abbia apprezzato quel "monologo". E' stato estrapolato dal
testo teatrale PHANTAASIA non IMAGINAATIO VERA" che,
come credo di averle già detto, fa parte della mia silloge intitolata A TESTA
IN GIU' e ripropone la favola di Cappuccetto Rosso in modo tale che la
figura del lupo tradizionalmente malvagio risulti "disallegorizzata".
In altri termini, qui il Lupo (che si chiama Asterio) si presenta come un
Amico intimo e "allievo" della Nonna, alla quale si allea
per tentare -- purtroppo, inutilmente -- di redimere la Bambina: una
ragazzina tipicamente moderna, desiderosa di concedersi un'avventura erotica,
che lei esige, che le viene caparbiamente negata, e...e... -- beh, la
trama, ricca di sorprendenti risvolti psicologici com'è, è troppo
complessa perché io possa riassumergliela senza snaturarla. Nell'ambito
del dramma (per molti aspetti tragicomico), questo
significativo monologo filosofico viene pronunciato nel momento
preciso in cui, il Lupo - "idealista impenitente"
- moralmente sconfitto e indicibilmente depresso dopo
l'incontro-scontro fallimentare con Cappuccetto, torna dalla Nonna
per raccontarle l'accaduto, mentre lei cerca in qualche misura di
rincuorarlo.
Roberto Vittorio Di Pietro
Nessun commento:
Posta un commento