POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, giugno 23

LA PERGAMENA MISTERIOSA di SILVIO COCCARO


La pergamena misteriosa
di Silvio Coccaro


L’imponente cargo spaziale Aurora Borealis della Compagnia dei Mercanti della Tramontana plana dolcemente sulla pista meridionale del Cosmodromo di Rigel. Trasporta nelle sue capienti stive una quantità notevole di manufatti archeologici, di reperti fossili e di antiche attrezzature scientifiche. L’Associazione degli Scienziati di Orione li ha voluti raccogliere in un unico sito cosmico per poter studiare le antiche civiltà planetarie e il misterioso fenomeno delle Estinzioni di Massa, che nella notte dei tempi caratterizzò diverse specie viventi.
Ora lo sparuto gruppo di avieri che costituisce l’equipaggio dell’Aurora si dà un gran da fare per scaricarne tutto il carico. Mediante il computer di bordo, il comandante Martina dirige questa complessa e delicata fase della trasvolata. Precedentemente, ogni reperto, ogni manufatto, ogni macchina erano stati catalogati, fotografati e poi stivati. Ora deve essere compiuto il lavoro inverso per poter dislocare ogni cosa nella sede ad essa destinata.
Sui lunghi nastri trasportatori del cosmodromo si intravvedono, in direzione della pista, gli oggetti tanto agognati dalla comunità scientifica di Orione. Sono stati imballati con cura e, se possibile, sono sbarcati con un’attenzione ancora maggiore. Tutto procede con precisione e con grande speditezza.
Ad un tratto Martina è attratta da una pergamena che svolazza dalla plancia e reca il motto: «Ars longa, vita brevis» e la firma autografa del capitano Luskhas Harowicki.
«Vediamo cosa vuole significare il canuto Luskhas!» dice tra sé e sé.
Nel frattempo si fa sostituire al comando dal suo secondo ufficiale e decide di dare uno sguardo approfondito alla misteriosa pergamena. Al suo centro vede, con suo grande stupore, soltanto uno spartito!
Lo scansiona e lo invia al riproduttore musicale, sperando di capire qualcosa. Ma la melodia e l’armonia del brano non la soddisfano.
«Cosa avrà voluto farmi conoscere quel mattacchione!»
Ritorna al comando del Cargo fino al completamento delle operazioni di sbarco, ma di tanto in tanto il suo pensiero corre alla pergamena.
«Come musica è decisamente breve e un po’ particolare, allora cos’altro può essere? Un centinaio di note! Forse un messaggio segreto? Procediamo con metodo…»
Mentre Martina si arrovella nel cercare una spiegazione alla pergamena, due studiosi le si avvicinano per salutarla. Sono grandi esperti di una lingua antica, ora del tutto abbandonata, anche dai suoi discendenti: il latino!

Dopo i convenevoli, anch’essi sono al corrente del misterioso spartito.
«Le note utilizzate sono sette, potrebbero essere le cifre di base per un sistema di numerazione settenario».
«Si potrebbe ipotizzare che il DO corrisponda allo 0, il RE all’1, il MI al 2 e così fino al SI che corrisponderebbe al 6. Esprimendo le cifre settenarie a gruppi di due avremmo: 00, 01, 02, 03, 04, 05, 06, 10, 11…, 34, che corrispondono alla successione 0025 del sistema decimale. Con queste cifre si potrebbe indicare la posizione delle lettere dell’alfabeto chiaro: 00 = a, …, 34 = z.. Due note contigue formerebbero la cifra settenaria corrispondente ad una lettera dell’alfabeto chiaro…»
 Poi lo studioso più anziano osserva che le prime otto note sono uguali a gruppi di due. In numeri, alla luce di quanto ipotizzato, le si potrebbero trascrivere così: 23 00 23 00.
«Il che fa pensare che la coppia di zeri possa essere una vocale e la coppia di 23 la ripetizione di una consonante».
Martina schiocca le dita ed esclama: «Se la coppia 00 è proprio una a, allora le prime otto note potrebbero essere la cifra di rara
«Interessante!» Continua il più giovane che conosce la crittografia e l’attacco ad un crittogramma col metodo della parola probabile.
Ma l’anziano Eriberto li fa trasecolare entrambi.
E cita a memoria Tacito, l’antico scrittore, lo storico, il romano, che descrisse così i suoi tempi: «Rara temporum felicitas, ubi sentire quae velis et quae sentias dicere licet».
Poi, visto lo sguardo smarrito di Martina, prosegue: «La tua individuazione della prima parola mi ha messo sulla giusta strada. Sono certo che quanto ho appena detto non sarà confutato da un esame più approfondito».
Mentre Martina ed il giovane verificano queste ipotesi, Eriberto con fare ispirato traduce: «Rara felicità dei tempi, in cui è lecito pensare quel che si vuole e dire ciò che si pensa».
«Diavolo d’un Luskhas, dove sarai andata a pescarla una perla come questa!» gioisce Martina, al termine dell’esame della pergamena.
Tutti e tre si dirigono alla volta del Centro Scientifico, pregustando magnifiche «scoperte».
Silvio Coccaro




Nessun commento:

Posta un commento