POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

mercoledì, giugno 20

MALINTESI LINGUISTICI di DANILA OPPIO


Malintesi linguistici: argomento brodo e dintorni!


In una chat di gruppo su WhatsApp dialogo con i miei figli. I due maschi talvolta si scrivono in norvegese. L’uno da Oslo ha scritto una lunga frase che non ho capito, e l’altro gli ha risposto: "Takk bror". La sorella chiede:
"Tacchino in brodo?".
Aggrappandomi al poco tedesco e inglese che conosco, e sapendo che le lingue scandinave hanno origini germaniche con qualche infiltrazione anglosassone, ho scritto: vuol dire “Grazie fratello".
Allora, facendo seguito al tacchino in brodo, mia figlia racconta che un suo studente ha chiesto se il cappone (ottimo per brodo!) fosse un pesce. Gli ha risposto: “Prova a pescarlo nell'Olona, magari abbocca"!
Beh, mi sono fatta una gran risata. Cappone somiglia a storione o salmone, pesci il cui nome termina con one, proprio come coglione!
E magari lo mandiamo al lago di Varese a pescare una trottola...volevo dire...trota!


A questo punto mi viene  in mente quel che raccontava mio nonno al ritorno dall’America. Chiese a un amico che lavorava con lui, se aveva imparato la lingua locale.
Gli rispose: “Questi americani parlano strano, il  fratello lo chiamano “brodo” e il cognato “brodo longo”. (Brother - Brother in Law)
Ricordo che, quando ancora andavo a scuola a Milano, era consuetudine domandare ai nuovi compagni se conoscessero la lingua francese. A risposta affermativa, si chiedeva di tradurre questa frase: I calcoli della nonna di Ada.
Immediata risposta:
-       Les calculs de la grand-mère d'Ada – al che seguivano grasse risate.  Imbarazzo dei compagni interpellati.
-       Ho sbagliato a tradurre?
-       No, hai risposto giusto, ma in dialetto milanese ha un altro significato, ecco:
-       Leca el cul de la gran merdada. Il suono è identico, il significato totalmente diverso.
Poi, sempre per il francese, per ricordarsi i giorni della settimana, mi era stato insegnato questo sistema:
L’on dit (mardi mercredi) Je dis (vendredì, samedi, dimanche)
(uno dice (martedì mercoledì) io dico (venerdì, sabato, domenica). Infatti lundi (lunedì) ha lo stesso sono di L’on dis) e jeudi (giovedì) suona come Je dis.

Как мер да - Kak mer da (Bulgaro)  = come dovrei?
Ma un italiano che lo ascolta, sembra voler dire, Cacca merda.
E per favore non date il nome di Fanny ad una bimba, perché nella lingua bulgara significa  fi...pardon vagina!
Danila Oppio



Nessun commento:

Posta un commento