Ho trattato in precedenza di alcune feste popolari, in costume, come ad esempio il Palio di Ferrara, quello di Feltre, quello del Carroccio di Legnano, la Cavalcata Sarda a Sassari, ma certamente ci sono altre rappresentazioni in luoghi diversi.
Ora vorrei presentarvi la rievocazione storica di NAPOLEONE BONAPARTE A LIMBATE, da cinque anni organizzata dalla Pro Loco. Avrei voluto esserci, ma non mi è stato possibile però, grazie a Rita Iacomino che ha pubblicato un'infinità di meravigliose fotografie, e ad una sistematica ricerca da parte mia nel web, ora possiedo tutto quel che potrebbe servire per farla conoscere, e mi auguro di potervi partecipare nei prossimi anni.
La rappresentazione si è svolta presso questa lussuosa villa.
E´ la più importante villa di
Limbiate sia sotto l’aspetto storico sia in quello artistico. Palazzo
Crivelli, più conosciuto come Villa Pusterla - Crivelli, è una delle maggiori
testimonianze dell’architettura lombarda del Settecento.
L’attuale struttura è stata
realizzata dall’architetto Francesco Croce su incarico del conte Stefano
Gaetano Crivelli e risale probabilmente al 1754.
In realtà, le origini dell´edificio
sono molto più antiche e giungono al periodo dell´alto medioevo. Giacomo
Antonio Carcano, appartenente alla nobile e antichissima famiglia milanese,
lascia alla sua morte, avvenuta nel 1543, come eredi delle sue proprietà i
nipoti Arconati, figli di sua sorella Elena e di Giovanni Gaspare. Di questa
eredità anche Mombello, con i suoi molti terreni e le case da nobili.
Al tempo in cui i Carcano cedono il
palazzo agli Arconati, la struttura dell’edificio non è ancora quella che poi
sarebbe diventata negli anni successivi. Un perimetro quadrato con edifici che
occupavano i quattro lati dava luogo a una corte chiusa con torrette regolari.
Questa architettura è molto antica e risale probabilmente al periodo
altomedievale.
L´ingegner Quarantini nel 1719
effettuò, per conto della famiglia Crivelli, una descrizione dei lavori fatti
alla Villa prima del ‘500. Egli riconobbe come antichi alcuni locali del
palazzo (come la cucina, la dispensa, la cantina), mentre attribuì alla
famiglia Arconati la più moderna struttura del palazzo nobiliare.
Tra i lavori effettuati dalla
famiglia Arconati vanno messi in rilievo quelli voluti da Giovanni Battista tra
il 1560 e il 1564: modifiche alla struttura preesistente che crearono un
contrasto tra la parte antica e quella nuova, dando luogo a una forma di
coesistenza poco armonica. Successivamente, fu Anna Visconti, nuora di Giovanni
Battista Arconati, a far eseguire nel palazzo lavori di una certa imponenza
come il porticato aperto sulla facciata ad ovest del palazzo.
Nel 1718, la Villa fu venduta dagli
Arconati al senatore Giuseppe Angelo Crivelli, che la trasformò in un
importante crocevia politico e provvide ad una ulteriore sistemazione del
palazzo e dei giardini di Mombello. In essa, infatti,
furono ospitati Ferdinando IV, re delle Due Sicilie, nonché Napoleone
Bonaparte. Napoleone fu l’ospite più famoso di Mombello e trattò a Villa
Crivelli importanti questioni riguardanti la sorte di milioni di persone. Si
discusse della nascita della Repubblica Cisalpina, l’estinzione della
Repubblica di Venezia, la caduta di Genova, e furono gettate le basi del trattato
di Campoformio. Mombello ospitò anche il pittore Antonio Giovanni Gros, autore
del primo grande ritratto di Napoleone Bonaparte.
A
Mombello risiedevano la madre di Napoleone, Maria Letizia, e le tre sorelle
Carolina, Elisa e Paolina. Il 14 giugno del 1797, Paolina Bonaparte si sposò
con il generale Leclerc presso l’oratorio dei Crivelli.
LIMBIATE
SI RACCONTA (a cura dell’Amministrazione Comunale di Limbiate) 2010.
IL MATRIMONIO DI
ELISA E PAOLINA
Dopo
un lungo tragitto, Paolina arrivò a Palazzo Serbelloni, vicino Milano, dove
Napoleone aveva il suo quartier generale. Qui Paolina venne ammirata da tutti
per la sua bellezza. Talvolta dicevano che somigliava, per contegno, al
fratello Napoleone, altre volte somigliava alla madre che ai suoi tempi era
stata una bellezza.Il poeta Arnault, ammiratore del condottiero Corso - nonché,
a partire dal 1797, politicamente al suo servizio -, scrisse che Paolina
riuniva in sé tutte le doti della perfezione fisica e, al contempo, tutto ciò
che di più bizzarro esistesse in termini di qualità morali.
Ad
inizio giugno 1797 giunse al castello di Mombello, quartier generale estivo di
Napoleone, Letizia con la figlia maggiore Elisa Bonaparte, recentemente
sposatasi civilmente con Felice Baciocchi.
Il
matrimonio civile di Paolina e Leclerc venne celebrato la mattina del 14
giugno. La sera dello stesso giorno, venne celebrata anche la cerimonia
religiosa in cui vennero sposati Elisa e Felice. Secondo una clausola del
contratto matrimoniale di Paolina, Napoleone avrebbe donato alla sorella
quarantamila franchi da dare a Leclerc e, in cambio, Paolina avrebbe rinunciato
alle sue pretese sulle proprietà familiari dei Bonaparte. Napoleone e la moglie
Giuseppina accompagnarono i novelli sposi durante la loro luna di miele, che
ebbe come teatro il Lago di Como.
(Wikipedia
Napoleone Bonaparte: Rievocazione
Storica
Sabato 2 e domenica 3 giugno 2018 alla Villa Pusterla e nel Parco Antonini di Mombello è andato in scena Napoleone Bonaparte, la tradizionale rievocazione storica organizzata
dall’associazione Pro Loco Limbiate in collaborazione con l’Amministrazione
comunale limbiatese ed il patrocinio di Regione Lombardia, ASST Rhodense e
Provincia di Monza e Brianza.
Visite guidate in Villa Pusterla a cura dell’IIS Castiglioni, un
convegno storico
sul periodo napoleonico, giochi dell’epoca, esercitazioni militari, balli di
corte, queste solo alcune delle numerose attività previste nel vasto programma
dell’evento che culminerà nella rievocazione del Matrimonio di Paolina
Bonaparte. Alla sera invece, davanti alla storica dimora vi è stato il concerto dell’Orchestra Filarmonica di Limbiate
che per l’occasione ha eseguito brani classici del periodo, concentrandosi in
particolare su Beethoven e sulla Terza Sinfonia, detta l’Eroica, dedicata
proprio al generale corso. In apertura di concerto Alessandro Quasimodo,
attore e regista teatrale nonché figlio d’arte del celebre Salvatore Quasimodo,
ha recitato l’ode manzoniana “Il cinque maggio”
Alcune foto di Alessandro Quasimodo.
Ed ora, ecco la chicca: una selezione (erano troppo per inserirle tutte) delle foto scattate durante la rappresentazione.
Desidero dare la precedenza a quelle riguardanti Rita Iacomino, perché se non fosse stato per lei, non avrei avuto accesso a questa meraviglia! Gli scatti sono stati realizzati dall'eccellente fotografo Marzio Ungarelli.
Ed ora, qualche immagine della rappresentazione.
Un primo piano ai meravigliosi costumi
Spero di avervi fatto cosa gradita, per quanto mi riguarda, sono una vera appassionata di rappresentazioni in costume, siano esse su pellicola (film), teatrali o rese più popolari dal totale coinvolgimento di figuranti e pubblico, come queste feste cittadine! I miei più sentiti ringraziamenti a tutti voi, e mi complimento per la bellezza dei costumi e la splendida rievocazione napoleonica.
Danila Oppio
molto bello e interessante tutto :-)
RispondiEliminaDanila, da parte mia e di Pro Loco Limbiate, grazie veramente di cuore.
RispondiEliminaRita
Complimenti anche da parte mia ....bellissima recensione ..e..grazie per aver scelto le mie foto!!!
RispondiEliminaMarzio Ungarelli
Certamente Marzio, eri il fotografo ufficiale, ovvio che ho scelto le tue, anche per la loro bellezza! A te, Rita, un vero grazie di cuore, non avrei potuto creare questo post, se non avessi avuto da te l'imput iniziale, e tanto materiale su cui lavorare. Ciao Anna, un grande saluto anche a te! Vi abbraccio tutti!
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