POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, dicembre 8

Recensione di Danila Oppio a LE PAGINE DEL NATALE edito da LargoLibro


In questi giorni ho ricevuto e letto la raccolta di poesie e racconti LE PAGINE DEL NATALE  edita da LargoLibro di Agropoli.
Mi hanno incantato le stupende illustrazioni a colori riprese dai quadri del pittore svedese Julius Kronberg che rappresentano teneri angioletti. Sono rimasta piacevolmente colpita dalla coincidenza (fortuita a voluta?) tra la mia traduzione in italiano della poesia del filosofo e scrittore Abraham Viktor Rydberg, e la scelta delle immagini del pittore, entrambi artisti svedesi.
Che dire? Il Natale nordico mi ha sempre affascinato, anche se il “nostro” Natale è ben diverso, in considerazione della nascita di Gesù - ed è questa che festeggiamo! – avvenuta in un Paese sicuramente più caldo della Scandinavia, laddove impera il freddo glaciale, la neve e le foreste di abeti, in Palestina invece ci sono palme e tepore. Lassù in Finlandia c’è la casa di Babbo Natale, a Rovaniemi, oltre il Circolo Polare Artico, con la sua slitta e le renne e i folletti che lo aiutano nel faticoso lavoro di preparazione dei doni per i piccolini.
Babbo Natale, Santa Klaus. Un po’ di storia non fa male. In realtà il folletto che era considerato il protettore delle fattorie e delle case, Tomte, aveva il valore di Babbo Natale, con la differenza che poi quest’ultimo personaggio fu confuso con San Nicola (Santa Klaus è l’abbreviativo di San Nikolaus).
Sappiamo, dalla sua agiografia, che San Nicola ha fatto doni ad alcuni  bambini, e che da vescovo indossava un abito clericale rosso, è  per questo che Santa, come viene abbreviato, veste di rosso e porta i doni. Insomma, questo Babbo Natale inventato dalla Coca Cola in America, ha messo in ombra San Nicola e il povero Tomte, il vero folletto natalizio.
Ecco il motivo per cui mi sono attivata a tradurre lo svedese nella nostra lingua, per far conoscere questo personaggio mitologico sconosciuto ai molti.
Ora vorrei trattare delle poesie vere e di quelle definite tali, contenute nell’antologia.
Perché sostengo che siano ritenute tali? Penso che la Musa Erato si sia adombrata, in quanto la vera Poesia deve rientrare in determinati e precisi schemi. Altrimenti sarebbe meglio considerare certe composizioni  dei “bei pensieri”.
La Poesia non deve per forza presentare rime, ma talvolta servono per rendere musicali i versi. Se è priva di rime, che almeno abbia una certa musicalità nelle parole che formano i versi. Se i versi non hanno nessuna metrica, poco importa, anche se sarebbe bene utilizzarla per dare quella cadenza che è propria delle vere poesie. Se tutto questo manca, sarebbe meglio non definire poesia ciò che non la rappresenta. Ci sono poi poesie che hanno il suono dell’infanzia, sono di una commovente semplicità, ma fanno bene al cuore. Un plauso speciale va alle poesie dialettali.
Questa che espongo non è una critica negativa nei confronti di certi scritti pubblicati nelle Pagine del Natale, che sono tutti pervasi da sentimenti natalizi, gioiosi e anche no, ma comunque in tema. Semplicemente non li avrei inseriti nel gruppo poetico, piuttosto ne avrei creato un capitolo a parte, titolato “Pensieri sul Natale”.
Ho lasciato per ultimi i racconti, che tutti, indistintamente, appaiono molto creativi e toccanti. Di certo la parte che più mi ha colpito.    Oh, permettetemi di avere i miei gusti!
Non cito titoli, così come non l’ho fatto per la parte poetica, per par condicio, ma se ho avuto qualche dubbio sul versante poetico, non ne ho alcuno per quello in prosa. Splendida conclusione di un’antologia natalizia creata con molta attenzione e buon gusto dallo staff de LargoLibro.

DanilaOppio

3 commenti:

  1. E, dopo quel che ho letto, mi permetterò di chiamarti, ogni tanto, 'Dani la Scolastica'.
    Angie

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  2. Non ne capisco il motivo! O forse sono stata così di continuo martellata da Roberto, sul come si deve poetare, che alla fine mi ha condizionato. In ogni caso, in questa antologia ho letto splendidi racconti e belle poesie, ma anche qualcosa di trito e ritrito, che non era né poesia né prosa, un pot.pourri! Ma proprio perché è Natale, anche quei gioiosi pensieri li ho considerati buoni! Ciao Dani

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  3. Una cosa so: o si fa il critico o si fa l'autore. Molti volevano essere autori e sono diventati solo critici. Alcuni son nati critici e lo son rimasti. Altri son diventati autori per plebiscito
    popolare e altri ancora per plebiscito commerciale.
    Ma certamente: un autore fa il critico solo sotto tortura.
    Manca sicuramente qualcosa. Ai posteri il seguito...
    Angie

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