Non conosco il titolo di questo scritto di Coucou, per cui ho preso una frase contenuta nel testo.
Se in barba alla
dialettica non sei maestro né discepolo, non aspettarti seguaci o apripiste:
viaggerai solo, una valigia vuota lancerà la tua ombra all’intersezione
immaginaria di orizzonti a raggiera; non potrai credere a nulla, eppure
lumicini inferiori come meridiane impazzite suggeriranno le vie all’infinito
antimeridianare; non avrai fila di tirare, strattonato sarai per le meningi da
un pollice opponibile ignoto, che chiamerai “mio” e “mai mio”. Qualcuno ti
fermerà: non offrirai chiuse o conclusioni, procederanno per boscaglie
illuminate da lampioni, veduta aerea; sceglieranno di non vedere non sapendo di
sapere, seguiteranno ad appigliarsi alle risposte date, non sapendo di non
sapere. I tuoi fratelli girandoleranno nei vapori che ti accompagnano e ti
tradirai da te sino a perdere seno, coseno e senno”.
Coucou, Seylavy!
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