Quando ho assistito stasera in differita all’OVAZIONE ricevuta da Giuseppe Conte nel cortile interno di palazzo Chigi, mi sono commossa.
A quelle finestre spalancate c’erano persone e persone, e anche giù tutto intorno, che battevano le mani salutando il Premier che se ne andava dicendogli, con quello scrosciare di applausi che si rincorreva e ritornava: << Ciao, amico! >>
Perché questo è stato Conte. E ci hanno tenuto a riconoscerlo.
Ha fatto quel che avrebbe fatto qualunque cittadino italiano onesto che si fosse trovato al suo posto, con le qualità che possedeva, senza preparazione.
E ci tengo anch’io a riconoscerlo. Con queste parole qui.
(Angela Fabbri da Ferrara, notte fra 13 e 14 febbraio 2021)
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