POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

mercoledì, marzo 4

Premiazione Concorso "Poesia dell'Anno" 2014





Sabato 28 febbraio 2015, a partire dalle ore 18.30, presso la sala-convegni del Museo "Il Ciclo dellaVita" (Quartu Sant'Elena, via Eligio Porcu 271), si è tenuta la cerimonia di premiazione del "Premio Poesia dell'Anno" (7° edizione / Anno 2014), organizzato dal Centro "Il Teatro dell'Anima".

La Giuria era composta da Sabrina Fanzecco, Nicola Perra, Valentina Murgia ed Elisa Piano (Presidente del Premio). 

Sono intervenuti: Cav. Giovanni Battista Musiu,  Dott. Dino Pusceddu, Dott. Francesco Piludu e Armando Lecca.
Di seguito la classifica dei vincitori e le foto della manifestazione.




SEZIONE A (Tema libero) 

1) Gianluca Minieri (Dublino) con "L'uomo che rinasce"
2) Anna Santarelli (Rieti) con "La pazienza di vivere (sulla panchina di un parco)"
3) Grazia Godio (Segrate - MI) con "Fiocchi d'acacie "
Menzione Speciale: Renato Rossi con "In alto mare" (Marina di Carrara) 

SEZIONE B (L'amore) 

1) Fabrizio Bregoli (Cornate d'Adda -MB) con "Un contrattempo agli scambi"
2) Angelo Maria Mingioni (San Teodoro - OT) con "S'anima tua" (L'anima tua)
3) Rita Muscardin (Savona) con "In un altro cielo"
Menzione Speciale: Laura Vargiu (Siliqua) con "Il rimpianto (dal mito di Dafne e Apollo)

 SEZIONE C (Poesia religiosa) 

1) Eleonora Maria Barbaro (Reggio Calabria) con "L'abbraccio di Dio"
2) Gavino Puggioni (Sassari) con "Da qui a Santiago de Compostela"
3) Liliana Murru (Cagliari) con "The gospels (I Vangeli)
Menzione Speciale: Francesco Passacantilli (Roma) con "Fede"   

  
SEZIONE D (La natura) 

1) Enzo Quaranta (Torremaggiore) con "La luna nel lago"
2) Carmelina Petullà (Lamezia Terme - CZ) con "La danza della linfa"
3) Rita Coda (Donori) con "L'arteria ombrosa della sera"
Menzione Speciale: Carla Maria Casula (Alghero) con "Il risveglio del mattino"

 SEZIONE E (I valori della pace e della solidarietà umana) 

1) Maria Carmela Dettori (Selargius) con "Ci sono spazi"
2) Irene Carta (Cagliari) con "Su bentu" (Il vento) 
3) Dario Schonberg (Venezia) con "La società dei diversi"
Menzione speciale: Angelo Rizzi (Menton) con "Mediterraneo" 

Gavino Puggioni declama la sua poesia


I vincitori tra cui Laura Vargiu e Gavino Puggioni


Foto di gruppo


La poesia di Gavino Puggioni, che ha conseguito il secondo posto per la sua poesia a tema religioso, è la seguente:

Da qui a Santiago de Compostela


Il cammino del pellegrino
una lunga traccia di civiltà
orme sconosciute, di donne e uomini
nei solchi e nel destino della terra,
nei dove, nei sentieri di pietra
alla ricerca di se stessi
seppure guidati da una Stella
rimasta nei secoli sola e abbandonata

oggi, teoria di visioni ma anche di speranza

camminando...
camminando...
disegnando un sogno
immortale e irraggiungibile
come afflato divino
dedicato a volontà terrene...

e non siamo ancora arrivati
  
Gavino Puggioni 
20 marzo 2011

Ed ora, è il turno di Laura Vargiu che ha ottenuto la Menzione speciale per un suo componimento poetico che, a mio avviso, meritava molto di più!




La poesia di Laura Vargiu, che ha partecipato al concorso

Il rimpianto
(dal mito di Dafne e Apollo)

Apollineo tocco d’amore
la mia corsa ritrosa avvinse,
dapprima sguardi e parole
infine il fianco sensuale
mi cinse

Fuggivo sdegnosa
l’abbandono sublime,
solitudine inebriava fatale
dacché libertà chiamavo
l’ancestrale paura d’amare

Ma le carni mie molli
or son legnose scorze,
le chiome sempreverdi fronde
le braccia intreccio di rami e di ombre
i passi lesti nodose orme

Mentre stilla di rugiada
è ormai muto pianto,
offusca eterno all’alba lo sguardo
e in sul vespro a gran voce
inonda del cuore ogni anfratto.
                                                               Laura Vargiu

6 commenti:

  1. Allora, Gavino e Laura, vi faccio compagnia dal passato, quando la mia poesia "Avevo dimenticato" arrivò 3a al 7° Premio San Valentino (2010) sempre indetto da Elisa Piano e il suo "Teatro dell'anima".
    A proposito, Gavino, mi ha colpito e affascinato anche la tua poesia "E continuo".
    Angela Fabbri

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  2. Anche qui, Angela, davvero gentile e una testimonianza fedele e preziosa, complimenti.
    E grazie per le parole a quella mia poesia, forse non sono ancora stanco
    Amo, come te, la VITA e allora....continuo
    Gavino

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  3. Infatti, Gavino, ti seguo nelle tue poesie quando insegui la vita e fai scorrere gli occhi sul mare dalla grotta del pescatore o cammini sui polverosi sentieri dei pellegrini o quando vesti la vita di ogni giorno sentendola dentro di te.
    Non siamo più giovani, ma abbiamo ancora tanto da dare, prendiamo questo come un fardello leggero di responsabilità piena di infinita dolcezza.
    Lasciamo che le tristezze attraversino le poesie dei più giovani, a quell'età, quando la vita con forza ci scorre dentro e ancora non ne abbiamo assaggiato nulla, tutti noi poeti
    abbiamo disseminato di malinconia i nostri versi nel timore del nostro futuro.
    A quest'età, alle affascinanti tristezze preferisco le sterminate dolcezze che qualche volta si chiamano proprio con quel nome una volta a noi sconosciuto: felicità.
    Angela

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    1. Grazie davvero, Angela, per come mi segui e ne scrivi. Certo, l'età è quella, o questa,e con essa il pensiero vaga, dappertutto, e si avvia in quei sentieri, quasi sempre scoscesi e difficili, i quali, alla fine, ti lasciano segni indelebili, belli e brutti, ma che ti rimangono dentro.
      Secondo me, tuttavia, la tristezza non può abitare nei giovani, privi come sono di pensamenti, avendo, per la poesia, poca attenzione se non in rare occasioni.
      Nelle pur affascinanti tristezze, se ne siamo capaci, possiamo trovare anche la felicità, e allora affiora quella dolcezza di cui tu parli
      Un caro saluto
      Gavino

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    2. L'età è quella ed è questa. La tristezza ci passa attraverso, più ai giovani che ai vecchi come noi perchè i vecchi come noi chiamano tristezza solo il guardarsi invecchiare. Ai giovani la tristezza è soprattutto non sapere ANCORA cosa fare di se stessi.E questa è la vera tristezza: quella che, insopportabilmente sentita, porta a costruire. Io l'ho sentita, quando ero giovane. E ho costruito, nel mio piccolo. Anche quando tutto, intorno a me e dentro di me, demoliva le mie costruzioni.
      In confidenza, ci provo ancora, a costruire...
      Angela

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