Tutto iniziò - anzi ricominciò - con il dono di Angela. Un libro che mi ha spedito, informandomi che le ha ricordato me.
Ero curiosa di capire in cosa consistesse questa analogia tra il libro titolato Il Diario di Suzanne, di James Patterson, e la sottoscritta.
Ero curiosa di capire in cosa consistesse questa analogia tra il libro titolato Il Diario di Suzanne, di James Patterson, e la sottoscritta.
Ho cominciato a leggerlo, di sera, prima di addormentarmi e, sempre di sera, ho inviato una email alla mia amica, citandolo.
"E tra poco mi porto Suzanne nel lettone, e mi farà compagnia (mi vien da ridere, se qualcuno dovesse leggere, si farà pensieri strani!
Non preoccuparti, quella che ha pulsioni dubbie sono io. Solo perché ho sempre detto e sostenuto che gli esseri umani professano il sesso fisicamente assegnato loro alla nascita, solo per l'educazione che è stata loro data. Per fortuna ormai si va scoprendo che gli eterosessuali dichiarati sono sempre meno.
Anche qui viene fuori un po' di verità, finalmente.
E mi ricordo Salpa quando dice con enfasi (Il romanzo SHEYRA, a cui appartiene il personaggio che parla, è ambientato nell’ormai lontano 1974) " Ma verrà un giorno... Verrà un giorno in cui il primo ministro islandese, una donna, sposerà un'altra donna " (ho citato a memoria).
Un po' di verità... Perché chi mai, essendo maschio, non ha sentito trasporto per un amico a lui molto vicino nella mente, nel cuore, nelle idee, insomma nella vita?
E lo stesso, non è forse accaduto anche a due femmine?
E' più facile che succeda da bambini. Quando l'educazione sociale non ha ancora finito di costruirci addosso il nostro ruolo sessuale e quell'abito è ancora solo imbastito addosso a noi. Da più grandi bisogna chiamare in aiuto il coraggio. E questo è ingiusto, perché il coraggio è una forza che andrebbe usata per combattere ben altre battaglie della vita. E ce ne sono tante che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Tutto questo per dire, in soldoni, che gli esseri umani sono bisessuali. E che tutto il resto (etero-omo e bla bla bla) è leggenda.
Ciao Danila, non so perché ho scritto tutto questo ma spero che a qualcuno servirà. Buonanotte. A domani.
In effetti, per dover servire a qualcuno, dovrei pubblicare sia la conclusione della mia email, ovvero quando mi porto a letto Suzanne, che quel che ne è seguito dalla tua.
Sono d'accordo con te, purtroppo il perbenismo, le tradizioni, i pregiudizi ecc. hanno inciso molto sulla mentalità sociale, per un periodo quasi illimitato.
Riguardo a Suzanne...come ti dicevo, me la sono portata a letto, ero arrivata a metà del libro, in precedenza, ma ieri sera non ho resistito, e l'ho finito.
Mi hai detto che ti ha ricordato me, meglio, credo che ti abbia ricordato Smemoria. Vi sono molte analogie: l'amore, la sofferenza per la perdita di chi si è amato, quel modo di passare tra diario (passato) e presente, un po' come Sibilla che annegava nel Mac, per cercare di ricostruire il suo passato. E le poesie, che in Smemoria ne fanno parte integrante, mentre in Il Diario di Suzanne ne compare solo qualcuna.
Tragico, dolce, quasi impossibile. Questi due uomini, Matt, come Gabriele o il Signor G, estremamente romantici, ma soprattutto disposti a sacrificarsi, pur di accudire alla donna amata, in difficoltà. Suzanne aveva il cuore malato, Sibilla (vedi? anche le iniziali dei loro nomi si somigliano) malata di smemoria!
Ma l'amore che si vuol donare, e ricevere, non si esaurisce con la scomparsa di qualcuno, Matt ha ritrovato la vita con Katie, che in modo del tutto altruistico, ha accettato e finito con l'amare, anche i ricordi e la vita precedente del suo uomo. In entrambi i romanzi (quello di Patterson e nel mio) i protagonisti maschili hanno un animo quasi al femminile.
Nel mio, è possibile perché scritto da una donna, che involontariamente riversa il suo sentire nel protagonista, ma riguardo al Diario di Suzanne, l'autore è un uomo.
E quindi hai ragione, quando sostieni che gli esseri umani sono bisessuali, con la naturale dose di ormoni che maggiormente prevale tra maschi e femmine, ma il sesso non è solo fisico, c'è la componente mentale, che fa la differenza.
Buona giornata, dimmi che ne facciamo di queste considerazioni...le teniamo solo per noi?
Si tratta in fondo di commenti su un libro, che ne hanno fatto sgorgare altri.
(non desidero che questo scambio di opinioni finisca con la mia email, dopo sembrerebbe che voglia assumermi la parte di protagonista,mentre invece vorrei apparisse una recensione al libro o meglio, più che una recensione, il desiderio di capire il motivo per cui ti ha fatto ricordare me.)
Vuoi pensarci? Ne facciamo un dolce, come il Porcospino? Intendo un articolo?
Ciao Dani
Fruttero e Lucentini
o meglio
Angela Fabbri e Danila Oppio
Ebbene, il dolce Porcospino è ridiventato un articolo. E ne valeva la pena.
RispondiEliminaDi ripescarlo dal calendario, tirarlo su dal 19 giugno 2014, e issarlo nella nostra barca di oggi.
Angie