Qual'è IL DONO PIÙ BELLO che uno scrittore può regalare ad una persona? Una favola nella quale la festeggiata diventa protagonista. Ed io l'ho avuto stanotte, scritto fresco fresco da ANGELA FABBRI, appositamente per me. Non posso lasciarlo nella posta elettronica, che col tempo svanisce tra tante comunicazioni. Lo riporto qui sotto. Troppo particolare e merita la pubblicazione.
GRAZIE ANGIE!! Ti voglio bene!
Dani
LA VITA È UN SOGNO DI PEDRO CALDERON
DE LA BARCA
(pseudonimo di Angela Fabbri)
(pseudonimo di Angela Fabbri)
Nel pomeriggio è venuto mio genero con la famiglia per farmi gli auguri. Gli ho chiesto se mi volesse fare un regalo. Lui è disegnatore di fumetti per Topolino, il giornalino dei ragazzi, e in un attimo ha realizzato l'hotel che si gonfia perché strapieno di gente. Carlo Limido è stato un genio, nell'interpretare la mia richiesta.Così questo dono di Angie, è arricchito dal dono di Carlo.
Ecco il risultato.
E vedo Valeria che va al ristorante a
ricevere la consuocera coetanea. Valeria che 'fa le veci di sua madre' (che sua
madre di quelle ne ha sparse tante...)
Adesso prendiamo un tono più consono,
quasi biblico:
E Danila, cui, come sappiamo, era
fatto proibito di varcare il cancello di casa, accolse i suoi ospiti in
giardino. Il volto pallido per la recente malattia, la testa in vertigine per
la stessa, pure accolse i suoi ospiti. In quel che restava del suo giardino.
Dal fondo, l'orso nero rimbalzava giocoso mostrando di lontano la linguona di tutti i colori del rosa (unico
fiore rimasto), legato a una catena di bronzo ricamato... Insomma almeno
in quel momento non poteva far altri danni.
E, come in un sogno, Danila
introdusse gli ospiti in casa e li condusse in salotto parlando piano come se
avesse mal di gola. La sofferenza di una madre che consegna il figlio a
un'altra donna, così gli ospiti la giustificarono in cuor loro.
E, sempre in quel sogno, Danila si
apprestò a servire il tè così come aveva divisato in una email del giorno
prima.
Le tazzine erano apparecchiate sul
tavolino, gli ospiti tutti ben accomodati e qualche fiore sopravvissuto li
sogguardava dall’alto dei vasi di cristallo sfoderati dalle loro custodie solo
per quell'occasione.
A Danila adesso restava da fare una
cosa molto semplice: servire il tè.
Ma prima doveva riempire la teiera. E
lo fece (ahi! ritorna!) con grande maestria, senza spargere gocce in giro.
E lo servì.
Poi sedette, sempre come in un sogno,
assieme ai suoi desiderati ospiti.
Mentre sorbiva il suo tè, notava ogni
tanto qualche cosina arancione che ci vagolava dentro, ma era buono e
caldo e Danila, come i suoi ospiti, aveva bisogno di tirarsi su.
Le torte che aveva fatto e tagliato e
distribuito contribuirono alla bisogna.
Parlarono sorseggiarono assaggiarono,
sempre piano, ma anche quel tempo finì.
Danila salutò gli ospiti dalla porta
del cancello che le era sempre proibito varcare. Il suo volto aveva preso un
po' di colore.
Chiuse.
Non ricordo una parola di quello che hanno detto, ma
anche questa è fatta.
Adesso vado a sistemare. Ormai è ora di
cuocere la minestrina per mamma nel brodo di carote...
Ma, in questo sogno, di carote e di
brodo non ce n'era rimasto più.
Mentre un bel vasetto di ceramica
campeggiava sulla credenza.
Ohhh
vabbè,
cuocerò la minestrina nel tè!
Pensato, scritto, confezionato in
diretta e non riletto.
Con tanti auguri di Buon Compleanno
a Dani.
Ti voglio
bene.
Angie
Voglio precisare che la storia di Angie è nata da uno scambio di email, che in parte corrisponde a quel che ci siamo raccontate, in buona parte l'autrice ha saputo romanzarla così bene, che quando l'ho letta, mi è venuta la pelle d'oca e due lacrimoni sono caduti nella tazzina del tè della mia colazione mattutina. Ho avvertito, nel più profondo, l'affetto di Angie. E la sua simpatica istrionesca allegria nel tradurre in farsa qualcosa che mi affliggeva, ed è riuscita a farmi sorride, che dico? ridere di gusto. E non è da pochi! Grazie di cuore, Angelo mio!
E grazie a te di aver insignito il regalo regalandomi la pubblicazione.
RispondiEliminaMa adesso ti voglio al di fuori del sogno in cui ti ho infilato. Quando DAVVERO riceverai i tuoi ospiti al cancello di casa. Con quel che seguirà e che non mi è dato sapere.
Si aspettano foto. Anche dell'albergo lettòne.
Ancora auguri dalla tua Angie
E applaudo all'interpretazione riuscita dell'hotel rigonfio e in movimento di rigonfiatura. Grazie a Carlo Limido.
RispondiEliminaAngela Fabbri
Certamente ti aggiornerò sull'evento. Contenta che abbia a apprezzato la pubblicazione e il disegno di Carlo. TI abbraccio
RispondiEliminaDani