HO
IMPARATO
Ho
imparato presto a camminare
sulla scacchiera di un’epoca
a me contraria.
Ho visto nella folta spirale
l’imbarazzo per un’avventura
chiamata vita
che ormai per dissimmetria
ho presto dimenticato.
sulla scacchiera di un’epoca
a me contraria.
Ho visto nella folta spirale
l’imbarazzo per un’avventura
chiamata vita
che ormai per dissimmetria
ho presto dimenticato.
Ho
visto te come nutrice di astri,
e in me, la moltiplicazione
di speranze indomabili
come sospiro ad ogni patimento.
Ho imparato la parola,
rarissima perla contro il pianto
e la tristezza carica d’aroma.
e in me, la moltiplicazione
di speranze indomabili
come sospiro ad ogni patimento.
Ho imparato la parola,
rarissima perla contro il pianto
e la tristezza carica d’aroma.
ANORESSIA
Corpo
svuotato, fermo, tracciato dentro
da invisibili tremolii,
dove
fradicio l’umore, scola
l’anima sul pavimento
e la disperde nel momento che si cela.
l’anima sul pavimento
e la disperde nel momento che si cela.
Dentro,
una bufera è nella selva smagrita
e l’alba, che negli occhi recide una crepa
e l’alba, che negli occhi recide una crepa
in
un’aria che osa aprire un varco
tra le vene, gli intrecci di nebbie
assiepate come ombre in un cesto d’ombra,
tra le vene, gli intrecci di nebbie
assiepate come ombre in un cesto d’ombra,
la
morte è sulla riva, cruda nel suo cuore
come un aquilone che persino non vola.
come un aquilone che persino non vola.
Fabio Strinati
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