POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, ottobre 2

BREVE STORIA DI UN MATRIMONIO di Danila Oppio

BREVE STORIA DI UN MATRIMONIO

Non so da dove cominciare, ma di norma s’inizia dal comincio. Pardon, si comincia dall'inizio! 
Allora siamo partiti intorno alle dieci, preso l'autostrada per Desenzano, che abbiamo lasciato per la provinciale e poi imboccato un viottolo che s’immergeva nella campagna mantovana. Arrivati a Medole, al Convento dell'Annunciata che è una costruzione del 1455 mantenuta intatta e trasformata in un luogo per matrimoni e cerimonie varie.

 Un po' di storia, ripresa dal sito ufficiale del Convento dell'Annunciata


Il Convento dell’Annunciata, per noi è un racconto che sembra un romanzo: un’eredità, una casa di famiglia dimenticata in mezzo alla campagna, la responsabilità di preservare quest’ angolo di paesaggio lombardo delineato dal profilo del convento che si disegna all’orizzonte. Poi la storia continua ed ora sono i nostri ospiti a narrarla con luci, profumi, fiori e musica come nel 1543, quando arrivò l’Imperatore Carlo V.



Chi ama Convento dell’Annunciata cerca semplicità, raffinatezza e cura del dettaglio, si sente lontano dal falso lusso sbandierato dal wedding business. pensa che il lusso, quello vero, sia qualcosa di sottile, difficile, una sfumatura, sa apprezzare i grilli una notte d’estate, un vecchio muro che reca le tracce del passato, il profumo della verbena bonariensis.


Il restauro del convento fatto con mano lieve, senza cancellare le tracce del passato, la creazione di un parco progettato secondo precisi criteri naturalistici sono stati e sono ancora oggi il nostro impegno. Arrivano i riconoscimenti: lepri, aironi, scoiattoli e volpi apprezzano il loro nuovo l’habitat naturale. Apprezzano i nostri sforzi anche riviste prestigiose come Vogue e Corriere della Sera che ha definito Convento dell’Annunciata di una bellezza da togliere il fiato

Il Convento dell’Annunciata, fondato nella metà del XV secolo, si trova ai piedi delle colline moreniche del lago di Garda ed accoglie matrimoni, cene aziendali, feste private.



É possibile celebrare il matrimonio con rito civile, direttamente all’interno della tenuta. Il rito ha valore legale. 

Il Convento dell’Annunciata aderisce all’ Associazione Dimore Storiche Italiane che si occupa della tutela e valorizzazione degli edifici e dei giardini storici preservandoli per le future generazioni.


       Il Convento dell’Annunciata di Medole, nacque nel 1455 dalla donazione fatta agli Eremitani di Sant’Agostino  di una chiesetta privata con casa ed orto,
nei secoli l’importanza del convento aumentò al punto che il 28 giugno 1543
 l’Imperatore Carlo V visitò il convento e donò ai frati un sontuoso breviario
rilegato in argento. Un altro visitatore illustre fu San Luigi Gonzaga, molto devoto all’immagine miracolosa della Vergine che era custodita dai frati.
da due rami della famiglia Gonzaga che se ne disputarono il possesso per 160 anni, anche con la violenza. 
  Nel 1783, sotto il regno dell’Imperatore Giuseppe II, venne decretata la

 soppressione del convento, da allora la tenuta si trasmise per via ereditaria sino agli attuali proprietari. 
Nel 1885 Giuseppe Sarto, futuro Papa Pio X, visitò la chiesa e riconfermò a Francesco Ceni l’autorizzazione a celebrarvi la messa.
Nel 1994 il regista Rondalli del gruppo “Ipotesi Cinema” di Ermanno Olmi, girò fra le mura del convento dell’Annunciata “Quam Mirabilis”, mediometraggio che ottenne una menzione speciale per la migliore interpretazione al festival “Molodist” di Kiev e al festival di Dunkerque (1995), una menzione per la miglior regia a “Sulmona Cinema 94” ed il premio speciale della giuria al festival di Messina.
Il Convento dell’Annunciata si trova in un territorio ricco di bellezze naturali ed artistiche molto amato da un pubblico internazionale. La location è vicina al lago di Garda, al dolce paesaggio delle colline moreniche, a Verona, la città di Romeo e Giulietta, a Mantova, la rinascimentale capitale dei Gonzaga, a Brescia, famosa per le vestigia romane e longobarde. La campagna circostante
è disseminata di castelli, borghi medioevali, ville rinascimentali , antiche chiese che ospitano un patrimonio artistico 
importantissimo, paesaggi magnifici da scoprire fuori dai circuiti del turismo di massa.

Posso solo confermare!

Giardini ben curati, boschetto di faggi, perfino un giardino segreto dove gli sposi hanno dato il primo taglio alla torta.
Il rito del matrimonio è stato celebrato dal Sindaco di Medole, in maniera molto simpatica, intorno alle 13,30. E' seguito un buffet caldo e freddo, nel boschetto, dove erano disposte sedie rivestite di bianco. C'era di tutto, ma davvero solo l'imbarazzo della scelta.
E spumante a iosa, oltre che bevande analcoliche di frutta.
Una lunghissima tavolata presentava stuzzichini molto invitanti, tra cui polenta e funghi, polenta e salsicce e polenta e moscardini. Porzioni minuscole, che si potevano bissare. Poi c'erano vari tipi di formaggi con le marmellate o il miele, tartine particolari e non so che altro, tanto che non ho neppure visto e assaggiato tutto. La gente si abbuffava, soprattutto i russi, e bevevano abbondantemente. Per me, solo succo di ananas o pompelmo.
Diluito nella giornata, poco alla volta, ho digerito tutto, ma in ogni caso troppo abbondante per le mie abitudini alimentari.
Sono state poi scattate le foto ufficiali dai fotografi ingaggiati per l'occasione. Alle 16,30 ci siamo spostati nel salone, nel quale erano disposti tavoli rotondi,  ed ognuno accoglieva  otto persone. Gli ospiti erano poco più di ottanta. Qualche bimbo, figlio di amici, e tanta gioventù allegra che festeggiava gli sposi. La famiglia russa della sposa, ma anche amici arrivati dalla Lettonia, Russia, Francia, Olanda, Canada, Inghilterra, ai quali si unisce la fidanzata di un amico, africana. 
E' stato servito un risotto rosa, colorazione data da barbabietole rosse, insaporito con pancetta affumicata, molto gustoso, e per chi voleva bissare, nessun problema. Poi un tournedos in crosta di funghi, con patate al forno. (Filetto tenerissimo di vitellone che si scioglieva in bocca). Per i vegetariani, verdure con tomino, il tutto alla griglia. Seguiva il sorbetto al limone.
Poi siamo giunti al il taglio della torta, molto particolare. La pasta era fatta a base di carote, e tra uno stato e l'altro, crema pasticciera. Decorata con frutti di bosco. Poi c'erano a seguire cheesecake ai frutti di bosco e pasticceria varia. Per tutto il giorno, musiche in sottofondo, che provenivano da una compilation assemblrata dallo sposo. Finito il dessert, la band, ingaggiata per la serata danzante (proveniente dall'Emilia) inizia a suonare. Il primo ballo per i soli  novelli sposi, poi si tuffano tutti sullo spiazzo appositamente attrezzato. A quel punto salutiamo e ripartiamo, poco dopo le 19,30.
 Persi nella campagna, perché già buio pesto, finalmente abbiamo trovato le indicazioni per l'autostrada e alle 21,15 varcavo, stanca ma felice, la soglia di casa.
Una festa ben riuscita, in tutto e per tutto. Mi sono divertita, ho incontrato uomini e donne fatti, che ricordavo bambini. 
La cosa più buffa? Mi pareva di essere un personaggio lillipuziano, entrato per errore nel paese dei giganti. Nessuno più basso di 1,70 metri (e parlo delle donne) gli uomini variavano da 1,80 ai due metri abbondanti di G. (fidanzato con la bellissima africana). E pensare che, per l'occasione, ho acquistato un paio di stivaletti eleganti, con un filo di tacco, per alzarmi di pochi centimetri, ma non sono serviti a molto: ero sempre una delle poche felci tra i baobab! I giovani d’oggi crescono come funghi, da un giorno all’altro!
Ciao Angie, devo dirti che, pur  essendomi stancata, è stata per me una giornata molto felice, alla vista degli sposi radiosi!
 Dani

Se sei entrata nella campagna mantovana stavi arrivando da me! Braccia aperte!
A metà del racconto sono scoppiata a ridere di gusto come non facevo da un po'. Le CAROTE!
Sono riuscite a infilarsi anche nella torta, non solo nel sogno che ho inventato per te. Se tu venivi da Lilliput, me non mi avrebbero del tutto visto (sono 1,55 in calare...)
Angie








Dimenticavo, Angie...la torta di carote!

Non mi sembra molto appetitosa. Bah! avranno pensato di fare una torta curativa. A discapito degli stitici!
Angie

In alternativa c'erano un gran numero di pasticcini e frutta! Qui sotto solo uno dei tavoli che li presentano e sullo sfondo, il  chiostro del Convento.

Pare proprio che le carote siano entrate a forza nei nostri dialoghi,Angie! Divertente davvero. Riguardo alla torta nuziale, il sapore era ottimo, ma troppo friabile e si perdeva in mille briciole. Ho preferito il cheesecake che vedi accanto all'altra. Decisamente migliore.
La torta però è poca cosa, rispetto alla felicità egli sposi e dei presenti al matrimonio.

Danila Oppio



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