POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

giovedì, novembre 23

La limousine innamorata di La Dama del Nilo e il Cavaliere errante


La limousine innamorata

Il caso appariva strano, ma ora è ancora e veramente più strano. Sono entrato prima in garage e nella limousine poco dopo, ovvio no, si fa sempre cosi!? Ho inserito la chiave nel cruscotto, ho virato a destra, come al solito, niente.
Fredda come il ghiaccio.
Mi sono messo a pensare: io rifletto, e lei dorme. Chi è il matto? Certo che sono io. Esco. E dopo aver pensato, non troppo, ho capito. Stasera non vado, per non avere altro cui montare, nemmeno il cavallo di San Francesco. Non vado. E come faccio a dirle che sono a piedi? Così il fatto ha voluto che mi s’illuminasse il pensiero e farmi dire: per Bacco! Ma io ho le gambe! Cambio le scarpe e mi avvio e, di lì a poco, mi trovo allo stesso posto, dove fermavo la limousine. Sì, ma ora come faccio, se non ho la limousine per farmi riconoscere, per non averla portata nemmeno in miniatura? I fari non li ho, quindi non posso lampeggiare per avvisare che sono arrivato, non posso chiamare ad alta voce, ché potrei svegliare il vicinato.
Accendo una sigaretta, così che si veda almeno una lucina? Non ho i cerini e nemmeno le sigarette. Guardo nella solita direzione e vedo qualcuno che si avvicina. E’ buio, agito le mani e mi avvio per andare incontro.
Ah, è lei! Mi faccio più vicino, l’abbraccio e la stringo e la bacio e subito le dico:
- Sono a piedi. Nemmeno la bicicletta!
Mi guarda e dice:
- E allora, dove mi porti questa sera se non all’ombra degli alberi del viale? Ce ne torniamo ognuno a casa propria?
- Io avrei un’altra idea.
- Quale sarebbe?
- Avviarci a piedi, con l’intenzione di fare una passeggiata    romantica, non ne abbiamo mai approfittato di farne una.
- Andiamo. Ci avviamo lungo il viale alberato, ai lati si sentono profumi deliziosi di vario tipo, sottobraccio affiancati e al buio come due fantasmi, tre curve, quattro ponti a sei arcate e appare l’entrata costellata di luci dello chalet.
- Lo chalet - e in coro - lo chalet, ma è proprio lo chalet.
Ancora due passi e le cose non cambiano, la chiave nella toppa e l’uscio si apre. Siamo proprio allo chalet, chiudiamo dall’interno e ci adagiamo comodamente sul divano bianco che riconosciamo a vista e al tatto. Poi a un certo momento lei mi guarda e dice:
- Ma si può, si può venire anche a piedi.
Io non rispondo e dico tra me, tu non sai da dove io vengo. Ho consumato le suole delle scarpe e se qui non trovo un paio di riserva, domani sera non avrò più i piedi.
Intanto ricominciamo daccapo scrivendo un testo tosto e un bicchiere di whisky on the rock scalda la temperatura che comincia a salire e, un po’ sfatti, afferriamo la nostra penna, e scivoliamo verso la zona notte, per cercare una diversa posizione e per sentirci più comodi, ci spogliamo quasi del tutto. Il clima cambia insieme con le danze e i giochi sussultori e ondulatori che si protraggono fino a notte inoltrata e, quando proprio non ne possiamo più, abbracciati alle nostre penne, che cadono distese con le ultime parole famose:
- Il caffe! 
Questa è pur sempre la nostra notte. Scrivono le penne agitatissime.
A piedi, romanticamente a piedi. Cosa non fa l’amore per fare all’amore? L’amore è l’unica medicina per ogni cosa, anche per la malattia.
- Oh bella davvero, questa storia della limousine che non voleva saperne di partire! E sai perché non voleva partire? L’ho vista in garage, svestita, con addosso solo un paio di pantofole a forma di coniglietto! Mai che le abbia viste prima, ma le ho trovate simpatiche, infilate nelle ruote.
La signorina, tirata a lustro e col pieno di benzina, attendeva con ansia il suo fuoristrada, del quale si era perdutamente innamorata. Per questo non ha fatto una piega, quando hai tentato di accendere il motore. E ti ha costretto a uscire a piedi
E domattina? Ma certo! Il nostro caffè, immancabile come sempre, con quella moka brontolona che ci vuol svegliare a tutti i costi, anche se a noi piacerebbe tanto starcene al calduccio sotto le coperte, prima di mettere i piedi per terra, alzarci e andare da quella sbuffante buffona sbruffona, che però sa fare un ottimo caffè.
E dopo? Dopo andremo a spasso a piedi, con le scarpe rotte? Ma no, nello chalet c'è una stanza guardaroba, dove nel ripiano in basso si trova in bella vista una collezione di scarpe per ogni stagione, maschili e femminili, e sopra ben disposti sulle grucce, ogni genere di abiti, e nei cassetti di mezzo, camicie di ogni Foggia e colore. Ma anche di ogni Bari, e tutti pari, poi seguirà il Brindisi, e saremo a cavallo, fosse anche quello di San Francesco! Altro che storie! Sarà una bella storia, come lo sono sempre le nostre, scritta a due mani e quattro piedi scalcagnati!

La Dama del Nilo e il Cavaliere errante



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