Un Carrettiere e il suo Coniglio nella
sala da tè
Una breve premessa è necessaria per comprendere il senso
del dialogo tra Angie e Dani.
Dani deve spegnere il suo Mac molto presto di sera, per
occuparsi della mamma. Può però leggere la corrispondenza email anche dal suo
cellulare. Così risponde ad Angie, con brevi messaggi, perché si trova in
difficoltà con la tastiera touch screen. E tali
messaggi telegrafici, alla fine hanno un po’ irritato Angie. Ma ben venga, se
tutto questo ha fatto nascere una corrispondenza schietta.
Angie parlerà spesso di ‘Articoli’ e di una misteriosa
‘Antologia’ cui sta lavorando durante questo scambio di email. E’ presto detto:
“Articoli (per tutte le misure)” è il suo libro nuovo ora in corso di edizione
e l’Antologia è quella di AUTORI per l’EUROPA cui contribuisce con un suo Menu.
21 - 22 ottobre 2017
Certo il mio tono non è da sala da tè, ma a me non piace
nemmeno l'odore del tè, figuriamoci dovermelo anche sorbire assieme alle
chiacchiere che lo contornano!
Eppure, appena io parlo liberamente di quel che sento e quel
che penso, ecco sento che si sparge odore di tè e si apre la sala dove tu
vuoi portarmi.
Ma io sono un carrettiere, e se mi capita di narrare di
stelle perché le vedo sopra di me nella mia solitudine, mi succede anche di
parlare terra-terra, pane-al-pane, vino-al-vino. I miei stivali sono di gomma,
non ho addosso
nulla di costoso e non l'ho mai avuto, i soldi che guadagno
li spendo sempre in cose utili, che per me sono sempre state molto poche. Ho la
casa piena di carta e di penne e di matite, ne tengo nella scarsella che porto
con me,
e quando cominciano a scarseggiare vado in ansia e ne compro
un po' per rinnovare le scorte. Io mangio carta penne e matite. Questo è il mio
cibo. Dovunque sia e dovunque vada. Ed è molto probabilmente l'unico di cui
mi importa. L'unico che mi tiene in vita, a dispetto di
tutto e di tutti.
Ho notes e matite infilati anche negli stivali di gomma.
Perchè mi piace buttar giù quel che penso di me e degli altri, ma così, anche
senza capire me o gli altri. Per tenere un diario della vita che mi sta dentro
e di quella che
mi sta fuori. Guardo-Penso-Scrivo-Disegno sempre. Anche
sulle note della spesa.
Apprezzo le osterie, dove ci si può dire in faccia quel che
si pensa, rischiando anche una coltellata in faccia.
Altro che le sale da tè, dove le coltellate te le
danno alle spalle.
E non dimentico mai quello che sono: un carrettiere.
Angie
Ho apprezzato la tua email, dove ti descrivi come un
carrettiere (ne hai di fantasia, però! Non ti vedo come tale, ma quel pezzo è
proprio carino!).
Dani
Riguardo poi ai messaggini via email, è una questione di
sensibilità.
All'inizio mi faceva piacere non essere lasciata sola nella
mia lunga notte
e ricevere un improvviso e inaspettato saluto.
E mi faceva anche piacere, quando ti sapevo preoccupata,
scriverti una email che tu avresti potuto leggere prima di addormentarti. Il
carrettiere che guarda le stelle dal basso dei suoi stivali di gomma è anche un
romantico vecchio stile...
Quando poi gli arrivi notturni, gradatamente, si sono
trasformati in un continuo << Ti rispondo domani >>, ho
cominciato a cancellarli nella mia mente, poi a trovarli superflui e infine
insopportabili. Perchè non l'hai capito? Tu che sai tutto sui sogni da stress e
su come le persone s'intendono o non s'intendono fra loro?
A me sembrava solo di essere sotto controllo (e sotto
stress) da parte di una moglie a dir poco asfissiante. Oh, scusa, qui è il
carrettiere che parla, ma lui una moglie non l'ha mai avuta, ha pensato che non
l'avrebbe mai resa felice, e per questo ha rinunciato.
Perché, vedi? quando il carrettiere è assorbito dalle
stelle, dimentica tutto. Anche il cavallo cui deve il suo mestiere. Ma a notte
fonda va comunque sempre a dargli da bere e da mangiare e poi lo porta con sé,
a piedi, lasciandolo libero di assaporare l'erba fra le zampe. Che lui calpesta
con quei suoi goffi stivali.
E scusa, ma dopo che ti ho scritto quel che ti ho scritto,
mi vien da ridere!
Domani faccio il coniglio.
Angie
ll seguito del carrettiere, unito alla precedente email,
sarebbero un bel pezzo di scrittura, se tu volessi salvarli.
Ora dico la mia, sui messaggini serali.
Con il mio nuovo (e imperfetto) cellulare, ho finalmente
avuto la possibilità di leggere le email anche a PC spento. Un vero regalo, per
me che devo spegnere molto presto di sera.
E come mi piaceva leggere le tue email serali e risponderti
subito, quasi in diretta, conversando! Il problema è che mentre scrivo sulla
tastiera, posso dilungarmi senza difficoltà di scrittura. La tastiera del
telefonino è piatta, ovvero touch screen, e le mie dita toccano le lettere
vicine, così che per scrivere ogni parola, devo ripetere fino a quando esce
esatta. Inoltre, se uso la punteggiatura, devo cambiare programma, e così per i
numeri. In poche parole, per scrivere due righe ci impiego lungo tempo. E se ti
scrivevo: rispondo meglio domani, è proprio per questa ragione. Ma la mia
intenzione era quella di poterti dire che ti avevo letto che ti ero vicina,
cosa che prima non accadeva.
Infatti tu mi scrivevi di sera tardi, ed io, allora priva di
cellulare, ero obbligata a rispondere alle tue email di mattina. Che tu leggevi
nel tardo pomeriggio o di sera.
E' stata per me una conquista, poterti leggere subito, e
risponderti quasi in tempo reale. Ma, come ti ho detto, la difficoltà di
scrittura con quell'aggeggio, è tale che mi impedisce di risponderti come
vorrei.
Non sono una moglie invadente, sono un'amica affezionata che
desiderava farti compagnia la sera.
Nel modo in cui mi è stato possibile.
Mi spiace che alla fine tutto questo ti sia apparso
sgradito. Non era questa la mia intenzione. Perciò la sera ti leggo ancora dal
cellulare, ma mi guardo bene dal risponderti. Anche solo con un
"ciao" o l'augurio della buona notte. Con te, bisogna stare
attenti anche alle più piccole cose, perché non entri nell'intenzione
altrui.
Beh, se ti sei divertita, sono contenta anch'io! Molto meno,
leggendo le tue continue frecciatine su come agisco. Non ti va mai bene nulla,
santo cielo!
Buon coniglio. Per quanto mi riguarda, non ne mangio da
parecchi anni, mi pare di cucinare un gatto. Mio padre li allevava, quando si è
ritirato in pensione nella sua casa di campagna. Mi affezionavo a quelle
piccole creature, e quando vedevo come venivano ammazzate e scuoiate, mi si
rivoltava lo stomaco e rifiutavo di mangiarle. Così i miei figli.
Quando si acquista la carne già macellata, non si pensa a
come sia arrivata sul banco del super, o del macellaio. E' carne e basta. Non è
un agnello, un coniglio, una gallina, un vitello...non lo si vede così e quindi
si acquista in tutta tranquillità. Ma se li vedi allevare, se vedi le loro
piccole vite, e li accarezzi, li prendi in braccio poi non te la senti più di
mangiarli, hai la sensazione di essere un cannibale.
Besos
Dani
Di nuovo grazie per il carrettiere. Vuoi pubblicarlo? Guarda
che in queste poche settimane di lavoro all'Antologia (ma anche a gennaio per
Articoli) ho trovato un sacco di email interessanti e toccanti e me le sono
annotate. Peccato che ci sia sempre troppo poco spazio per pubblicare, ma la
notte fra
il 18 e il 19 ottobre avevo preso per te un appunto su
carta, poi messo via, che adesso ti trascrivo:
Mia cara Dani, stanotte a Porta a Porta ho sentito dire che
i messaggini si somigliano tutti, anche quelli d'amore. Le frasi sono sempre le
stesse e non lasciano spazio ai sogni.
" Allora " mi son detta " le email fra
me e la Dani andrebbero pubblicate come
<< Le più belle email d'amore e d'amicizia di
questo inizio secolo >>! "
Quando avrai forza e voglia, prova a metterne insieme un
fascio e vediamo cosa ne esce.
Poi ti verrò in aiuto.
Ne ho scoperte tante che non ricordavo, cercando riferimenti
per l'Antologia.
Angie
Ho vissuto in campagna fino a 8-9 anni e ho visto scuoiare
conigli attaccandoli a un chiodo dopo aver praticato un taglio a croce fra la
testa e le scapole e tirargli via la pelle, ma non vivi, almeno! E ho visto
tirare il collo alle galline. Il che gli procurava morte immediata.
Non mi piace che soffrano negli allevamenti, ma, anche se pochissimo,
ogni tanto un po' di carne la mangio, visto che è nella mia natura di onnivoro.
In quanto alla morte, è cosa che tocca anche a noi.
Angie
Si, ma a noi non ci cuociono per servirci a tavola come
cibo per gli antropofagi!
Si, ho visto tirare il collo anche alle galline, e uccidere
i conigli. Ma se non sono tuoi, ovvero se non li hai visti nascere e
crescere, si possono mangiare, mentre se ti ci sei affezionata, non te la senti
di farlo. Certo ogni tanto occorre nutrirsi di carne, per le proteine e perché
non venga l'anemia.
Un bacione
Dani
E che t'importa cosa faranno di te da morta?
Se ci mangiano, se ci cremano se ci inumano, se parlano male
di noi?
Angie
22 - 23 ottobre 2017
Bella conclusione. Per questo vorrei essere cremata, e le
mie ceneri sepolte sotto una pianta, in modo che possano nutrirla!
Mi piacerebbe che non parlassero male di nessuno...la gente
vive, fa del suo meglio per dare un senso alla propria esistenza, e poi muore.
A quel punto, che serve parlar male di una persona che non calpesta più questa
terra? Che la si lasci in pace almeno da morta!
Uh, che triste discorso per un risveglio all'insegna del
sole!
Mi dicevi che da te c'è stato il temporale.. magari fosse
arrivato anche qui. La notte tra il sabato e la domenica sono cadute poche
gocce di pioggia, come quando un rubinetto perde poco alla volta, e hanno solo
appiccicato la polvere sulle strade, senza peraltro lavarle come speravo. Così
l'aria è ancora inquinata. Ieri pomeriggio un po' di vento ha spazzato le nubi
residue, e fine della festa. Adesso il cielo è cristallino, azzurro e
soleggiato
E a te il mio buongiorno
Dani
Grazie, il mio buongiorno anche a te.
Ieri notte ti ho scritto volentieri, così come oggi ti ho
letto volentieri. E da un pezzo mi divido fra un coniglio e
un'antologia...
Tesoro mio, verso mattina ho avuto un'illuminazione. Erano
le 3 abbondanti e capivo di non essere ancora abbastanza stanca per andare
dormire, anzi, non ero stanca per niente. Stava cominciando, con molto ritardo,
il film "La cuoca del presidente" che pensavo non sarei mai riuscita
a vedere e invece mi sono riseduta. Avevo voglia di rilassarmi guardando con
calma una cuoca
di rango, di rango francese, mi dicevo "Chissà quante
belle cosettine sa fare!".
Il film era malinconico come i vecchi film francesi
dell'epoca di Jean Gabin, solo, con la malinconia a colori invece che a
bianco e nero. Però era molto bello il rapporto di collaborazione fra lei e il
suo giovane aiuto-cuoco. Avevano sempre dei Menu da impostare e poi realizzare.
E dev'esser stato lì, dev'esser stato questo ripetersi dei Menu, che mi ha
fatto rivedere il mio Menu, quello già preparato per l'Antologia.
E ho trovato mentalmente posto per il Treno di Elizabeth!
Faccio spazio di qui, tolgo IL TEMPO e metto IL TRENO che ci sta, restringo
VISIONE e recupero una pagina, ma, per sicurezza (visto che nella lettera dove
mi davano l'ok al testo+disegno facevano riferimento a che ogni pagina fosse
di circa 30 pagine (cosa che nel bando non c'era), ho
pensato di condensare anche lo scambio di email e ci ho lavorato fino a poco fa
per recuperare altro spazio. Il coniglio ogni tanto mi ha interrotto, poi ho
aperto il pc, ho trovato te, ti sto rispondendo, e intanto ho aggiunto pomodori
e peperone giallo al coniglio che è già su da quasi 3 ore (dopo averlo lavato
dalla salamoia dove l'avevo messo ieri).
Adesso vorrei fare le modifiche su pc. Che naturalmente si
estendono all'Introduzione (dove è citato il Menu) e ai pezzi da togliere, poi
rimane la Biografia che però avevo già corretto a matita.
Al lavoro, Angie! ti sei 'ponsata asà' ! (‘ti sei
riposata abbastanza’)
Ciao
Che ogni pagina fosse di 30 pagine....mi ha fatto
sorridere! Ovvio che volevi scrivere di 30 righe. Anche a un concorso cui ho
partecipato ieri (gratuito) richiedevano la stessa cosa. Ogni pagina con non
più di 30 righe. Ma se scrivi in Time New Roman o Arial, e l'interlinea
normale, come questa in cui sto scrivendo, facendo i conti, risultano sempre 30
righe. Vengono automaticamente.
Bene, tra poco ti papperai il coniglio, deve essere squisito
con i peperoni. Quando lo mangiavo anni addietro, mamma lo faceva in umido, col
pomodoro e ben rosolato. Poi una bella polentina, e così era buono. Questo,
prima che mi venisse l'idea di non mangiarlo più.
Dani
Il passaggio con un piccolo peperone giallo tagliato a
filetti + naturalmente pomodori freschi a pezzi, è stato il quarto passaggio di
cottura, dopo la salamoia (da ieri sera a oggi pomeriggio presto), la
rosolatura con cipolle in olio d'oliva, il vino bianco con spruzzata di alloro.
Certo, l'ho mangiato con polenta (cotta ieri alla piastra),
sotto il temporale a scrosci e tuoni.
Angie
Allora ci voleva proprio, una polentina con coniglio ben
cotto, e il suono del temporale fuori dalle finestre, che bello!
Dani
Me lo dicevo anch'io ieri sera, Angela ci hai proprio preso
a fare coniglio e polenta da mangiare sotto un grosso e freddo temporale. Mi
dispiace non avere potuto dividerlo con altri, ma, vedi, io cerco sempre di
aver qualcosa per qualcuno che si è sperduto e bussa alla mia porta. Penso che
cucino per questo e faccio in modo di avere sempre il materiale per imbastire
un pranzo all'improvviso.
Solo che stare 2 giorni col Coniglio e n-giorni col Menu
dell'Antologia, mi ha davvero snervato. E per fortuna che ho tolto dal mio menu
di casa la torta di mele! La farò più in là.
Io e il Coniglio abbiamo molto in comune: sono nata sotto il
suo segno nell'Oroscopo Cinese, nell'anno del Coniglio (Tochtli) secondo
l'Oroscopo Azteco e sono Lepre in quello dell'antico Egitto. Poichè, durante la
salamoia, io amo eseguire la trasformazione del Coniglio in Lepre (vedi che
l'antico prestigiatore è ancora in me), tutto va a posto.
Angie
Guarda, Dani, ti leggo dopo perchè ho finito adesso di
sistemare nell’Antologia il pezzo che è tutto uno scambio di email fra noi e ho
recuperato la pagina che mi serviva.
Ci ho lavorato dall'ultima email che ti ho mandato oggi,
fino adesso.
Sono andata a far pipì e, mentre mi tiravo su l'ambaradan è
saltata fuori una
zanzara e l'ho ammazzata, dopodiché ho lavato le mani
facendo l'equilibrista con mutande e calzoni.
Dopo aver passato queste tre ore sulle nostre antiche email
mi sembra di averti scritto e tu risposto eternamente.
E in questo istante è scoppiata la pioggia promessa, con
temporale annesso. Segno del destino! Ho fatto in tempo a correggere il pezzo.
Be', era quello che mi premeva, ma ce n'è altri x domani o stanotte. Passo e
chiudo.
Sono graditi messaggini.
Ciao. Angie
Beh, il racconto della zanzara è proprio uno spasso!
E quel temporale potevi anche spingerlo verso di me, che lo
sto attendendo da tempo. Qui non vuol saperne di piovere per bene. L'aria è
parecchio
inquinata, la mia tosse non se ne va, penso anche a causa
delle polveri sottili, così stamattina ho telefonato alla mia dottoressa, e nel
pomeriggio Carlo ritira la ricetta per gli antibiotici. L'unico modo per farla
passare. Da 15 giorni prendo sedativi per la tosse, fluidificanti e beveroni a
base di tutto e di più, per vedere di risolvere almeno in parte il problema,
senza alcun esito. Mi sono rotta, perché gli accessi di tosse notturni e diurni
mi spossano, corpo e psiche.
Dani
Qualche tempo dopo: 27 - 28 ottobre e 1° novembre 2017
Sono uscita di mattina per comprare materiale da brodo e da
mangiare successivamente col brodo. E sono andata dunque in centro.
Alle 15 il brodo cominciava a bollire, ho rifatto il letto,
pulito le castagne, lavato i piatti.
Poi mi ha chiamato il muratore e siamo andati d'accordo per
l'impalcatura di domani.
Alle 16 mi sono messa al lavoro sul carrettiere, i conigli,
i messaggi e i messaggini via email, non trascurando i 'Guarda, Dani'. Sono
tutti 'oggetti' delle email in causa.
Poi ho chiamato mio fratello Daniele per accordi sulla
messa a dimora del suo cucciolo di ciliegio qui in giardino.
Ho finito la ricostruzione delle email verso le 18, ho
atteso di spegnere il brodo, mi sono cambiata e sono uscita a piedi x stampare
da Buffetti.
Se domani trovo il tempo fra un'impalcatura e un ciliegio e
intanto mi preparo le fragole, vado avanti a sistemare gli stivali infangati
del carrettiere, dò da mangiare ai conigli e già che ci sono butto anche un po'
di becchime alle galline visto che dovranno fare quella brutta fine che
gli tirano il collo.
Domenica VOGLIO fare la torta di mele e la farò: ne è
informato anche il muratore, così lunedì gliene passerò una fetta dalla vetrata
del balcone, accompagnata da una tazzina di caffè.
Altro che sala da tè. Qui si serve e si fa la colazione
sospesi sul vuoto! Altrimenti che gusto c'è?
Ciao. Angie
Oh beh, allora aggiungici anche i conigli di oggi, il
carrettiere e le galline. Ci stanno bene con il resto. Per non parlare del
finale della colazione sospesa nel vuoto.
Sto aspettando il tecnico della lavastoviglie, ieri sera ha
fatto qualcosa, ma ha detto che sarebbe ritornato alle 9, è un po' in
ritardo, ma arriverà.
Dani
OK. Adesso ho conigli dappertutto. Uno piccolino
anche in testa e mi fa il solletico, 5 o 6 sparsi sulle poltrone e una
coppietta si era chiusa in balcone ma l'ho ritirata perchè a quest'ora fa
troppo freddo. E' incredibile come si riproducono in fretta questi conigli!
Io comunque ne ho le tasche piene e mi escono anche dalle
orecchie... Anzi, proprio adesso stanno spuntando delle piccole orecchie dal
taschino della mia camicia.
Angie
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