POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, novembre 4

VEGLIA di Coucou Sèlavy!



VEGLIA
“Giacché codesta macelleria stucchevole, sentimentale
Non fa certo rimpiangere la smania d’esotismo orientale
Io conosco queste parole, ma le pronuncerò per voi”, dice
E nel frattempo odorano di tregua gli aridi ritornelli
Sbandierando colonie impudicamente cortesi d’oblio e sopravvivenza.
Nell’affabilità furente, nelle fedi adulterate
Egli ha cercato i giardini segreti e deserti
Ma come nascondere sé stessi al segreto?, si interroga oggi
Sa bene che persino le lande brulle lo abiteranno
Sfogliandolo di “basta, non basta”, “passa, non passa”
E basteranno, e passeranno
E finché la sabbia vivrà e si moltiplicherà
Ogni porta sarà soltanto la mano che l’aprì o la richiuse.
Infine, sorprendendosi all’improvviso nel deserto, alle spalle e su tutti i lati, eccolo picchiettarsi timidamente le meningi:
“Se ogni esito inchiodato alle mura del vegliare è risorto come un seguito sfinito di porte aperte, ebbene
Io non conosco questo canto, ma lo canterò per voi una volta ancora, una volta ancora, una volta ancora
Ché, caro mio, codesta smania d’esotismo orientale
mi fa rimpianger già l’antica macelleria: stucchevole, sentimentale!”

Coucou Sèlavy!

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