POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

martedì, settembre 14

Come d'autunno/sugli alberi/le foglie - di Padre Mauro Armanino

Come d’autunno / sugli alberi / le foglie


‘Soldati’ è il titolo della poesia di Giuseppe Ungaretti, scritta agli inizi del novecento nel contesto della guerra, che porta le parole del titolo. ‘Si sta’, dice la poesia nata dalla trincea della prima guerra mondiale. Pure qui siamo nel nostro autunno, tra una pioggia e l’attesa dell’altra. Ci sono i soldati che pensano di battagliare per Dio e i militari governativi con i gruppi, riconosciuti, di autodifesa. La metafora delle foglie appese e tremanti ai rami è quanto meglio descrive quanto diceva stamane un anziano abitante delle zona di Dolbel. L’area delle ‘tre frontiere’ (Niger, Burkina Faso e Mali) è tra le più pericolose del Sahel.

Si vive di paura, diceva, mettendosi all’ascolto del possibile rumore delle moto che solo i ’djihadisti’ cavalcano impuniti a piacimento. Un paio di giorni fa, secondo il suo racconto, un centinaio di moto hanno attraversato i villaggi vicini a Dolbel e Fantio, seminando terrore e obbligando contadini e allevatori a pagare loro le tasse dovute. Non si dorme la notte e di giorno si va ai campi non troppo presto e si torna prima di sera, per evitare di farsi sorprendere dai ‘banditi’. Non sono solo i cristiani ad essere loro bersaglio preferito anche se le comunità cristiane della regione hanno sospeso ogni preghiera e riunione pubblica. 

Si prega in famiglia perché la notte passi in fretta e non ci siano incursioni inaspettate. I giovani studenti non se la sentono di rimanere nei villaggi. I ragazzi e i bambini potrebbero essere arruolati tra i combattenti e le ragazze obbligate ad una vita matrimoniale prima del tempo voluto. Sono, oggi, i contadini di una consistente parte del Niger, come d’autunno, sugli alberi, le foglie. Fragili e precarie vite che, come foglie, possono cadere da un momento all’altro sulla terra seminata da poco e in attesa di dare frutti, un giorno.


Mauro Armanino, Niamey, 14 settembre,

festa dell’esaltazione della croce.


Nessun commento:

Posta un commento