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UGO FOSCOLO
“Salve Zacinto! All'antenoree
de' santi Lari Idei ultimo albergo
e de' padri, darò i carmi e l'ossa,
te il pensier: ché piamente a queste
Dee non favella chi la patria oblia.”
( Ugo foscolo Le Grazie, inno l vv 198 – 111)
Era il mille settecento settantotto
e già della Serenimma il biscotto
nomata Zante e diede al Niccolò
del Foscolo i natali e incominciò.
Esule sempre fu per questa via
più classica e romantica tranvia
Di Ellenica d'immagini eruzioni
classiche e romantiche emozioni.
Albione mille ottocento ventisette
concluse in indigenza sua ventura
la esultanza di neoclassica cultura
l'Italia unita il volle e vi credette
riportare in patria le sue le spoglie
ancor Firenze in casa sua le coglie.
“Se l'ombra dei cipressi, dentro l'urna”
il sonno avrà sua quiete e non ritorna
E tu se “Onor del pianto, Ettore avrai”
in chi la patria servita, mai più morrai.
Quel limite dei giorni per ciascuno
come l'ore danzar vedrai nessuno.
Tommaso Mondelli
"Ugo Foscolo" di Tommaso Mondelli poesia vincitrice del Premio Pro Loco Limbiate al premio letterario @La girandola delle parole.
Voce recitante: Rodolfo Vettor
Montaggio a cura di Francesca Moretti
IL VIDEO LO POTRETE VEDERE SOLO SE CLICCATE SUL LINK ALL'INIZIO DI QUESTO POST. PURTROPPO NON RIESCO A TRASFERIRLO QUI. BUON ASCOLTO E VISIONE.
DANILA
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