Angela e Danila
Due vecchie signore sul web. Giorno dopo giorno
Giorno dopo giorno
narrativa arte
Autori
• Angela Fabbri
• Danila Oppio
Edizione: Amazon
Legnano 2021
pp. 393
Recensione a cura di
• Luciano Nanni
Pubblicata su: Literary nr. 2/2022
Epistolografia. Queste due simpatiche signore presentano quel che si sono raccontate durante la pandemia nel corso del 2020. Angela è single, informatico in pensione, è nata a Ferrara. Danila, sposata e con tre figli, è nata a Fonzaso (Belluno) e vive a Legnano. Scrivono e disegnano tutt’e due, grandi cuoche e, da quel che si comprende, grandi amiche. L’età la lasciamo a chi leggerà il libro; possiamo solo dire che è divisa equamente. Potrebbe sembrare che un epistolario a distanza attraverso il web si limiti a fatti personali. Certo, ci sono, ma il discorso si amplia a un punto tale che ne scaturiscono diverse osservazioni. Ci viene da chiamarlo quasi un vademecum, non proprio tascabile, sui problemi e le riflessioni che la pandemia fa emergere. Già dall’inizio ci si pone la domanda: chi è poeta. Diciamo da subito: le due autrici. Ci sono versioni contrapposte. Difficile sostenere, per esempio, che il Foscolo non sia un poeta, basti leggere i sonetti, tra gli esiti più elevati della poesia dell’Ottocento. Seguiamo allora le due pantere grigie nel loro percorso letterario, poiché anche le missive fanno parte della letteratura, e, guarda caso, del Foscolo. Uno spunto interessante ci viene dalla globalizzazione che, a quanto si riferisce, comincia a stancare. Perché? Chi cerca l’equilibrio dovrebbe dimostrare il pro e il contro. Ma, come ci insegnano le personalità di Angela e Danila, è assai difficile ridurre tutto a un livello onnicomprensivo, considerando la grande varietà delle cose umane, varietà che rappresenta una ricchezza, in primis in senso spirituale. La correlazione tra materia e pensiero ci soccorre da una poesia (p. 84) che dimostra un’attinenza tradotta sul piano interiore. Tale, infatti, è la scrittura, comunque venga definita. Fra le curiosità che queste lettere mettono in luce non si può sottacere di quella vena fantastica, poi utilizzata nel fantasy, che rende più appetibili le missive. Ci riferiamo ai draghi, che col tempo, e le modificazioni che l’immaginazione realizza, finiscono per diventare amabili, e persino affettuosi. Un altro interrogativo è: qual è oggi il ruolo della Chiesa? La morale è una sola e fissa o cambia secondo tempi e luoghi? Naturalmente molto dipende da tradizioni che cercano di stabilire regole inamovibili, di fronte al flusso della Storia. Non mancano spunti di grammatica. Considerando la quantità di forestierismi, soprattutto anglicismi, che quotidianamente incontriamo, e non solo sul web, la norma è che una parola straniera sia indeclinabile. Invece la formazione del femminile nella nostra stessa lingua pone qualche indecisione. Prendendo le mosse dall’italiano, quindi, pensiamo al futuro: forse i dialetti spariranno. E alla fine spariranno le varie lingue, un mondo che significa la nostra civiltà? Qui torna l’idea di globalizzazione, al fine di valutarne ogni aspetto. Potremmo continuare segnalando il sogno, e le varie implicazioni. Dall’antichità questa forma mentale, si fa per dire, ha sollevato una incredibile quantità di interpretazioni. A nostro parere esiste indubbiamente un sostrato che rinasce quando si liberano i freni inibitori. Perciò una identità più profonda. Altri argomenti potrebbero interessare il lettore, come gli insetti. Per ora accontentiamoci di questo epistolario, in attesa del prossimo che dovrebbe riguardare il 2021.
Già il titolo è inquietante:l'aggettivo "vecchie" (in realtà pieno di autocompiacimento "giovanilistico") sembrerebbe indicare un compendio conclusivo di concetti e pensieri del passato, però il "giorno dopo giorno" proietta in una progressione senza fine nel futuro!
RispondiEliminaMOLTO AGRESSIVE, MOLTO!