POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, febbraio 12

GUERRE E GUERINI - ovvero l'Italia nel Sahel di P. MAURO ARMANINO

Lorenzo Guerini - Ministro della Difesa Italiana

Guerre e Guerini ovvero l’Italia nel Sahel           

…Più volte ho sottolineato come quello sia il vero confine meridionale dell’Europa, caratterizzato da dinamiche di sicurezza che riguardano il nostro continente e l’Italia. Ci troviamo infatti in un territorio altamente instabile dal punto di vista politico e sociale ed estremamente povero dal punto di vista economico. Condizioni ottimali per gli estremismi di matrice jihadista, spesso associati ai movimenti di insorgenza locale, cui si aggiungono i flussi di traffici illegali di ogni natura che giungono sulle coste nordafricane a poche centinaia di miglia dall’Italia e dall’Europa, con riflessi sulla nostra sicurezza…

Così, tra l’altro, il ministro della difesa Lorenzo Guerini nella lettera al direttore del quotidiano il Foglio, del 4 febbraio scorso. Ringrazio l’amico e compagno di viaggio Turi Palidda per avermi inviato copia della lettera. I commenti alla quale potrebbero essere molteplici ma ciò che vorrei semplicemente rilevare parte da una serie di domande elementari. Quanto tempo, il ministro Guerini, ha passato nel Sahel per arrogarsi il diritto di usare formule ritrite di strategia per questo spazio d’Africa? Di quali frontiere si arroga il diritto di decidere e parlare? Quando scrive di ‘riflessi sulla ‘nostra’ sicurezza si riferisce a chi? Chi dà, al ministro della difesa italiana, di pensare ed operare come fosse a casa sua? E infine, quando il nostro discutere ‘geopolitico’ nascerà da un umile ascolto della realtà e delle priorità dei popoli che si presume di servire?

Queste e altre domande a cui è difficile rispondere con ‘Gli occhi dell’Occidente’, titolo del noto romanzo dell’inizio de secolo scorso di Joseph Conrad. Il punto centrale e cruciale della lettera in questione è proprio questo: con gli ‘occhi dell’occidente’ leggiamo la storia, la politica, l’impegno dei militari, gli investimenti, le ambasciate e, naturalmente, i ‘progetti’ di sviluppo. Con gli occhi dell’occidente’ fissiamo le priorità, decidiamo le tabelle di marcia forzata allo sviluppo, confischiamo la sovranità e la dignità dei popoli, imponiamo o consigliamo governi, prodighiamo consigli e aiuti alle fragili e ‘tropicalizzate’ democrazie saheliane…

Quanto tempo ha passato nel Sahel, ministro Guerini, lei e il ministro degli esteri della compagine governativa dell’Italia? Qualche ora, qualche giorno, con le autorità locali (venduti ai soldi dell’Occidente), col personale dell’Ambasciata (a cui non vengono neppure forniti i mezzi per assicurare un servizio consolare), coi militari italiani sul posto (che assicurano formazione tecnica ai militari locali e, per farsi accettare più facilmente, offrono regali umanitari ad istituzioni locali). 

Chi le parla, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze, è qualcuno che ha il diritto di parola che proprio l’Africa e il Sahel gli hanno dato perché da loro si è gradualmente lasciato ‘colonizzare’! In Costa d’Avorio fin dal 1976, in alternativa al servizio militare come geometra, come missionario poi fino al ’91 al servizio dei giovani, in Argentina accompagnando il cammino degli abitanti delle ‘Villas Miseria’ di Cordoba per alcuni anni, durante la guerra per sette anni in Liberia e infine ‘insabbiato’ nel Niger, per un servizio ai migranti dei quali lei neppure parla, dall’aprile del 2011. 

La nostra differenza di sguardo e il diritto di parola, ministro Guerini, sta tutta negli occhi...

 Mauro Armanino, dal Sahel, il 13 febbraio 2022


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