Ultimi appunti su Europa a Ferrara
Mi avevi chiesto delle MINI CREPES d'OLANDA. Sono riuscita a avvicinarmi
tanto da vederle fare:
il cuoco arriva con un enorme contenitore a beccuccio e versa la miscela
semiliquida in cento bolle di un vassoio-fornello. Cuociono e crescono,
diventando delle piccole conchiglie che vengono servite a porzioni di 6-8 con sopra una colata di nutella o cioccolato bianco. La gente ne
va pazza! La trovi dappertutto a mangiarle.
Lo stand di SUOMI-FINLAND era quasi sotto casa con le tue amatissime
renne e prezzi altissimi.
A un angolo, ecco l'intrecciatore cinese di foglie di granone (mais):
escono delle cavallette che sembrano sul punto di saltar via e farfalle che non
fai appena in tempo a vedere.
IRLANDA: Birra, Magliette e Allegria.
TAMBURI: domenica pomeriggio uno spettacolo improvvisato allo stand
dell'AFRICA. Il titolare, un passante e uno standista alimentare col grembiule,
seduto su una grande mano intagliata nel legno, hanno fatto della gran
musica con le loro sole mani.
All'una di notte di domenica sera lo spettacolo era concluso e gli
ambulanti hanno cominciato a smontare, per prima la Taverna Greca che era stata
la prima a arrivare. Il tutto in gran silenzio.
Alle 2 e mezza tutto era sgombro e i furgoni pieni, ripartiti. Restava
un ritardatario che faceva ancora un lontano klang klang mentre caricava
dall'altra parte del Parco Giordano Bruno.
Alle 5 le camioncine della Nettezza Urbana pulivano via in sordina
i pochi rifiuti rimasti.
Ma, e i CESSI? Voglio dire gli splendidi gabinetti chimici che furono installati
prima di ogni altra cosa?
Andarono via lunedì mattina, in un orario in cui potevo vederli andar
via.
Peccato! mi sorpresi a pensare, erano stati sistemati proprio dove innumerevoli
bisognosi, in loro mancanza, facevano uso della siepe.
Ma certo! Lasciarli vuol dire far loro manutenzione. E allora portateli
via. Va un po' come sui treni pendolari, dove chiudono a chiave le porte
dei cessi per evitare di lavarli.
Con fatica, data la stanchezza, ho scritto per finire il mio 'reportage'
come lo chiami tu.
A domani,
Angie
Non mi resta che ringraziare Angela Fabbri per averci portato a spasso per il mercato di tipici prodotti alimentari d'Europa e anche di altri Paesi, come l'Egitto! E' stato come esserci andati di persona. Ho cercato nel web quelle cavallette e farfalle realizzate con intreccio di foglie di mais, senza alcun risultato. E avrei voluto vederle!
Dani
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