Ho sentito un pino piangere infreddolito
in una notte di dicembre nei pressi del Duomo,
intrappolato tra le luci delle apparenze,
vuote e superficiali come le palline.
In un pellegrinaggio costante di volti
anonimi
non v'era un segno di misericordia,
che sradicata dai cuori come le sue radici
deperiva sul marciapiede in un vecchio cartone.
Nessuno è sceso dalle stelle
che brillavano indifferenti nel firmamento,
tra i pregiati regali dei negozi di lusso
cadevano dalle grondaie le feci dei piccioni.
L'immagine banale dell'ennesimo Natale
tra la morte dei pini e la povertà umana,
la discordia tra i popoli della stessa Terra
ferita a sangue come un eterno martire.
E suonavano le campane a festa
mentre si abbracciavano soltanto i barboni
accucciati ai piedi del morente albero
esodato dal bosco come le anime dei migranti.
Ho visto un pino piangere,
ammutolito dalla vergogna.
Izabella Teresa Kostka
Dicembre 2016, tutti i diritti riservati
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