Desidero trasferire anche in questa sede la novità di Angela Fabbri, ovvero una sua poesia edita da Ibikus-Ulivieri e pubblicata sul link Literar.it che trovate qui sotto.
Il mondo dice all’uomo:
Combatti. Glielo grida e lo incita: Combatti! Sembra una voce di tuono che rotola giù dal cielo a investire l’uomo che crolla sotto il suo peso. Io vorrei tanto arare i campi di mio padre che ho lasciato da giorni per compiere il mio dovere di uomo vorrei ma il mondo mi urla: Combatti!! Non so se sia giusto od ingiusto E tempo non c’è per decidere Innesto la mia baionetta come mi hanno da poco insegnato e affondo, scherzando quasi, a gara coi compagni E se il sergente mi dice: Bravo! La mia testa si drizza d’orgoglio ma il cuore mi si gonfia d’amarezza. Così partirò per la guerra.
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Non credere che il vento
che spira fra le fronde e negli anfratti d’argilla si perda lontano e per niente L’uomo deve vedere e deve saper comprendere Non gli sarà mai chiaro il segreto di un magro stelo perché se ciò fosse saprebbe il segreto del mondo. Eppure l’uomo deve cercare per vivere davvero Non credere che l’acqua impura dello stagno gialla e verde di ninfee ed immobile lo sia per niente. Non credere a nulla prima di credere a tutto
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