POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, novembre 26

DAVANTI A UN PORTAGIOIE... UN TESTAMENTO di ROBERTO VITTORIO DI PIETRO








When to the sessions of sweet silent thought
I summon up remembrance of things past…
(William Shakespeare)
Joy’s recollection is no longer joy,
while sorrow’s memory is a sorrow still.
(George G. Byron)
J’ai plus de souvenirs que si j’avais mille ans.
(Charles Baudelaire)
Souvenir, souvenir, que me veux-tu?
(Paul Verlaine)
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell’ultima sera.
(Giovanni Pascoli)
La carità feroce del ricordo…
         Il ricordare di vecchiaia è un segno…
(Giuseppe Ungaretti)

Forse un giorno verrà
 che queste cose, anche,
ci piacerà volerle ricordare.
 (Virgilio/R. V. Di Pietro)


DAVANTI A UN PORTAGIOIE…
                           UN TESTAMENTO

(Intorno ad un pensiero senza tempo,
 annoso e tormentoso quanto il mondo)


Troppi, i ricordi tuoi! Non puoi affidarli
a un angelo custode che hai stremato.
 Promettili al migliore suo sodale
che al Cielo, giunta l’ora, come pegni
li sappia restituire a capo chino.

  Ma, prima, tu nascondili a ogni gente
che non ti mostri un garbo nelle dita:
 a chi, i preziosi affetti, li deturpa,
li stipa alla rinfusa in un bauletto,
in piazza li sciorina e poi li svende.

Né, in quell’attesa, hai da tenerli avvolti 
nel buio malsano di cassette e armadi:
 li scopriresti afflitti, i tuoi gioielli,
fra mille polverose ragnatele
festa soltanto per ingorde tarme.


Piuttosto allacciali all’ala dei venti:
che, lesta, li riporti lungo gli anni
 come lacrime incerte, un po’ smarrite
fra nostalgiche pigne ancora appese
sui rami verdi d’un vetusto abete.

Oppure spargili nel fiume in piena
mentre, più ardito, anela ad una foce:
li frangerà tra i flutti, scaglia a scaglia
li lustrerà; e, al sogghigno di una nube,
li sfoggerà come conchiglie rare.

O porgili agli artigli d’un rapace!
Li involerà?... E (magari…a fin di bene?...)
se non li scambierà per suoi pulcini,
vorrà lasciarli andare (ah, i bei ricordi…)
per sempre in qualche oceano inesplorato. 

No, meglio: dona il tuo vissuto intero
a una zolla  …e due semi?… Oh un chicco, appena!
  Quaggiù Lei sola, nostra Madre Terra,
saprà come serbarlo puro e indenne,
impervio anche ai misteri della tomba.

Roberto V. Di Pietro
(Inedito - novembre 2018)

Dedicato alla scrittrice Danila Oppio

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