Dedicato al Prof. Roberto Vittorio Di Pietro
(sperando che non inorridisca per
questa mia composizione dove intesi poetare in decasillabi)
Mi coricai con un libro in mano:
odi alate d’amico diletto
cordiale mi chiese come stavo
Orfeo mi sono portata a letto
Ora lui
può…scrissi, mentre scherzavo.
Onde meglio spiegare il mio dire
ché “Orfeo, ora puoi…” è titolato.
Dall’autore riscontro immediato
che rese il mio riposo assai lieve:
“Da Orfeo a Morfeo il passo è
breve”.
Danila Oppio
Ps; Orfeo non fa dormire...si tratta di una bellissima raccolta poetica, dove si evince lo stile post-moderno, molto ben articolato nella prefazione dell'autore.
E per stare in tema, ecco uno stralcio del libro citato nei i miei brevi versi.
Te lucis ante
terminum
rerum Creator
poscimus
ut pro Tua
clementia
sis praesul et
custodia.
Procul recedant
somnia
et noctium
phantasmata.
Pietà
per la nazione
che
dorme il sonno di quelli
che hanno la pancia troppo piena.
(Pierpaolo
Pasolini)
Dichiararsi
sereni
significa
non
avere pensieri che ci riguardino.
(Jules
Renard)
LA
NOTTE
(epigramma)
Fra morbide coltri tranquille?...
Tra i molli profumi d’un sogno?...
Respirarla da insonni
la
Notte!
Ad uno ad uno
saggiarne gli odori:
con fervore inseguirne
gli
affanni i sussulti i tormenti:
senzienti inoltrarsi
nel buio d’un altrove
che invoca
riposo
e in pace non dorme.
Roberto Vittorio Di Pietro
Sono tanto stanca ed è raro per me, ma lo son così tanto da rifare il verso a un amico:
RispondiElimina" nel buio di alcove
lì trova riposo
e ci dorme "
Angela Fabbri
Carino il tuo rifare il verso!!
RispondiEliminaDevo capire se contiene dell'ironia o se hai solo voluto giocare. In ogni caso, il modo miglior per usare il letto dormirci!
Dani