Padre Nicola missionario in Giappone
Lettera, che mi rechi il profumato
Dono dell'amicizia, qual colomba
Che il verde ramoscello nel beccuccio
Mostra festante al Patriarca ansioso,
Tu sei compagna dolce di chi lungi
Vive dal suol natio! Tu gli parli
Con la cadenza amata dall'infanzia,
Risusciti nel cuore i bei ricordi
E le distanze annulli per incanto...
Mi paion trasparenti le montagne
E i mari sconfinati quando veggo
La mano della Mamma vecchierella
Tremare sul quel foglio ormai bagnato
Da lacrime di calda nostalgia
Pel figlio missionario sì lontano...
Quelle parole avanzan lentamente
E sento che al profumo dell'inchiostro
Si mescola del core la preghiera!
Da tempo ormai la Mamma non mi scrive...
Ora son io che piango nell'esilio
Terreno. Eppure vedo che dal Cielo
Il suo messaggio or giunge più puntuale:
Son lettere dal riso celestiale!
Davvero non si perde mai la Mamma!
In terra o in Cielo lei sa sempre amare...
( Oita 17-1-94 )
Padre Nicola Galeno ocd
* Questa poesia ha vinto il Primo
Premio nella sezione poesia estera al concorso bolognese
“La Felce d’oro 1995”*
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